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SAN PIETRO - Per contenere il covid19, l'intero plesso scolastico di San Pietro è chiuso da oggi, 5 novembre, fino a martedì compreso. L'estrema misura è stata assunta dal sindaco, Manuel Casanova Consier, che ha firmato un'apposita ed urgente ordinanza come rafforzamento delle misure di contenimento alla diffusione dell'epidemia. A casa restano tutti gli alunni dall'asilo alle medie, passando per le elementari. L'atto è stato siglato dopo l'arrivo a Villa Poli della comunicazione dell'Ulss Dolomiti, con l'incremento dei casi positivi nel comune di San Pietro, con prevalente interessamento degli scolari. «Per questo - ha scritto l'azienda sociosanitaria - è stata concordata con il sindaco e le autorità scolastiche la sospensione dell'attività fino al 9 novembre». Il bollettino aggiornato a ieri parla, complessivamente, di 25 casi positivi, tra il rio Rin e il Piave. «Si presentano senza particolari problematiche spiega Manuel Casanova Consier . Non intendiamo creare alcun allarmismo, ma al contempo la situazione va monitorata». Intanto, in Comelico, cresce l'attenzione per l'evoluzione della situazione derivante dalla presenza delle giostre nello scorso fine settimana a Santo Stefano. Poiché, annullata la secolare Fiera dei Santi, è stato comunque consentito il piccolo e frequentatissimo lunapark. Gli occhi sono, quindi, puntati sui canonici giorni di incubazione. Nel corso dei primi giorni della prossima settimana, inoltre, sarà rivalutata la situazione epidemiologica di San Pietro per eventuali ulteriori provvedimenti. La decisione di chiudere la scuola ha fatto immediatamente il giro dei gruppi di messaggistica delle famiglie. E non mancano le prese di posizione.
GENITORI SCONFORTATI
«Come genitore sono molto deluso dalle decisioni prese riguardo i contagi nel plesso scolastico di San Pietro afferma un genitore di cui non forniamo le generalità per tutelare la minore età del figlio .
TAMPONI PER TUTTI
Nell'attenta analisi il genitore chiama in causa anche il governo centrale ed auspica la totale somministrazione del vaccino. «Dal covid19 aggiunge non ci libereremo presto e se questo è il modo di affrontarlo, credo che il governo, che vuole stare con i piedi in due staffe ottenendo il risultato che è sotto gli occhi di tutti, come il focolaio di San Pietro, dovrà trovare delle soluzioni più radicali e portare all'obbligo vaccinale almeno le categorie che hanno un ruolo fondamentale nella società, quindi sanità, scuola, forze dell'ordine, vigili del fuoco, senza se e senza ma. Sono morti 5 milioni di persone nel mondo e ci sono ancora persone che parlano di libertà limitata e democrazia sospesa: dov'era la libertà di scelta per quelle persone che sono morte, di coloro che hanno provato cosa significa vedere la fine?». Nel caso specifico il padre chiede che si valuti l'organizzazione di una seduta di tamponi in Comelico per tutto l'istituto comprensivo.
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Il Gazzettino