Studentesse 14enni si “fanno” di spinelli nella pausa pranzo a scuola: poco dopo accusano un malore in classe. Attimi di paura venerdì nel primo pomeriggio in...
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L’ALLARME
Le 4 compagne di scuola, che hanno iniziato la prima superiore quest’anno scolastico, venerdì hanno, di fatto, pranzato con la droga. Marijuana, non si sa esattamente di che tipo e con che principio attivo. Al rientro in classe a tutte è iniziato a girare la testa: una 14enne del Cadore, in particolare, ha accusato un malore più grave, rischiando di svenire. «Piano piano si sono riprese - spiega la referente del corso di studio delle ragazze - e non è stato necessario chiamare i soccorsi. Abbiamo subito informato i genitori e coinvolto anche le autorità. L’evento è accaduto venerdì, lunedì poi la scuola era chiusa per la festività, ma oggi (ieri ndr) sono rientrare regolarmente a lezione».
LE INDAGINI
Non hanno “confessato” subito, ma gli insegnanti sono riusciti a ricostruire quello che era accaduto nel giro di poco tempo. La ragazzina del Cadore, quella più grave una volta riaccompagnata a casa dai genitori è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso. Sono in corso indagini delle forze dell’ordine per comprendere chi avesse ceduto droga a delle ragazzine così giovani: il pusher che vende sostanze a minori rischia pene aumentate di un terzo o della metà. La scuola non spiega che tipo di sostanza è stata assunta dalle studentesse e gli accertamenti delle forze dell’ordine sono ancora in corso e quindi coperti dal segreto istruttorio.
LA PREVENZIONE
«Abbiamo già fatto diversi percorsi a scuola sia con le forze dell’ordine che con i Servizi per le dipendenze - spiegano dall’istituto -, con lezioni in classe per far comprendere i rischi della droga. Incontri di legalità che ripeteremo anche quest’anno». Ma evidentemente non basta. Eppure in tutte le scuole superiori della provincia le forze dell’ordine fanno periodici blitz anti-droga, con unità cinofile tra i banchi. Il più delle volte hanno dato esito negativo, pur a fronte dell’aumento di baby-consumatori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino