CONSELVE - «La paziente riferisce accentuazione della tosse stizzosa, fastidio e bruciore in gola e retrosternale, abbassamento di voce dopo aver respirato del fumo presente...
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«NON NE POSSIAMO PIÙ»«Ci sentiamo davvero sotto scacco, non ne possiamo più - spiega la donna -, oltre a me vi sono stati altri casi di persone che si sono rivolte al proprio medico, accusando sintomi analoghi». Una delle mail di segnalazione alle autorità è stata spedita da una persona che opera nel mondo della sanità, perché negli uffici pubblici dove svolge la sua attività, siti nel centro cittadino, l'aria era irrespirabile. Sulla questione è intervenuta anche una delle insegnanti della locale scuola media, portando pure il pensiero di altri colleghi: la docente ha scritto a sindaco, sezione ambientale dei Carabinieri e Arpav, facendo presente che sia lunedì che giovedì l'odore era particolarmente forte anche a scuola, dove ogni giorno centinaia di ragazzi, con il bel tempo, trascorrono la ricreazione all'aria aperta. Le ripetute segnalazioni, le chiamate all'Arpav e ai carabinieri devono aver centrato nel segno, tanto che lo stesso ente ambientale regionale ha convocato per lunedì mattina la commissione ambientale comunale: «L'ingegner Ivano Pigato, dirigente responsabile dell'ufficio di Padova di Arpav, incontrerà la commissione e con lui avremo modo di mettere a fuoco le diverse questioni che sono sul tappeto - spiega il presidente Andrea Zanetti -. Inoltre il sindaco Maria Alberta Boccardo, su sollecitazione della commissione stessa, e dando seguito ad un impegno assunto dall' assessore all'ambiente Anita Magagna, ha scritto al Prefetto, chiedendo la convocazione di un tavolo ambientale provinciale, che dovrebbe avere la sua prima convocazione per il 7 marzo», aggiunge Andrea Zanetti.
«URGE UNA SOLUZIONE»Il vice presidente della commissione Fabio Cosmi sottolinea: «Non siamo un tribunale popolare: il nostro dovere precipuo è trovare per prima cosa una soluzione alla situazione creatasi, rendendo la vita più serena ai nostri concittadini, e successivamente capire come mai ci si è trovati in questo frangente, senza porvi rimedio in tempi precedenti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino