CONSELVE - Lei sostiene di aver subìto avances di natura sessuale, lui respinge con fermezza ogni addebito. Sarà necessario un approfondimento processuale per...
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La prima udienza davanti al tribunale collegiale presieduto da Nicoletta De Nardus è in calendario per il 9 ottobre. A difendere l’imputato sarà il penalista Luca Motta. La presunta vittima dell’aggressione a luci rosse, una commessa ventiquattrenne con residenza a Conselve, non ha ritenuto di costituirsi parte civile contro l’ambulante. Sarà comunque convocata in aula per ricostruire, nel ruolo di parte offesa, quanto accaduto nel negozio di abbigliamento di sua proprietà il 7 giugno di due anni fa.
L’AGGRESSIONE
Nella denuncia formalizzata ai carabinieri la ragazza ha sostenuto di essere stata colta di sorpresa da quell’uomo che conosceva di vista, in quanto l’aveva notato più volte bazzicare lungo le strade di Conselve nel tentativo di vendere la sua mercanzia. Secondo l’accusa Afam Kingsley Egeonu avrebbe agito con una mossa fulminea in un momento in cui la commessa era da sola all’interno dell’esercizio commerciale. Stando alla ricostruzione della vittima il nigeriano l’avrebbe afferrata per un polso, stringendola con forza e bloccandola. Le avrebbe in sostanza impedito di reagire e di chiedere aiuto a chi stava passando per strada. Con numerosi strattoni il venditore ambulante avrebbe attirato la ragazza verso di sé allungando le mani sul seno e sul posteriore. A tu per tu per la commessa avrebbe persino tentato di rifilarle un bacio sulla bocca. È a quel punto che la 24enne avrebbe reagito cacciando un urlo e obbligando l’aggressore a mollare la presa e a darsi rapidamente alla fuga. La giovane non avrebbe perso tempo nel varcare la soglia della caserma dei carabinieri e presentare la denuncia. Successivamente avrebbe effettuato il riconoscimento dell’ambulante indicandolo agli investigatori dell’Arma da una foto segnaletica.
Luca Ingegneri Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino