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CONEGLIANO - All’esterno è come nuova e ora la mitica Fulvia di Angelo Fregolent è partita alla volta di Pordenone, fissata su un carrello trasportatore messo a disposizione da Giovanni Berton della Berton rimorchi. E qui verrà messa a punto anche per quanto riguardo gli interni. La Fulvia per quarant’anni era rimasta parcheggiata sempre nello stesso posto, di fronte all’abitazione di Angelo e Bertilla Fregolent che hanno gestito per mezzo secolo la tabaccheria e rivendita di giornali di via Zamboni ed è diventata un’icona grazie al tam tam mediatico che l’aveva portata lo scorso anno agli onori della cronaca facendo diventare la sua storia virale.
LEGAME AFFETTIVO
La Fulvia che per Angelo, 92 anni portati benissimo e sua moglie Bertilla ha rappresentato un oggetto al quale erano, e sono tutt’oggi legati affettivamente, era stata trasferita per essere sottoposta a un maquillage che l’avrebbe rimessa a posto, salvo poi, con il benestare della provincia di Treviso, proprietaria del terreno dove sorge la prestigiosa scuola enologica, essere riposizionata al di là della strada, dove abitano i due simpatici e anziani coniugi che potranno vederla, rimessa a nuovo, dalla finestra di casa, ogni qualvolta lo desiderano.
LA GIOIA
«Aspettiamo con pazienza il ritorno della nostra Fulvia e non possiamo che essere felici del risultato fin qui ottenuto- dichiara Bertilla - Vorrei ringraziare a nome mio e di Angelo mio marito tutte le persone che si sono interessate a questa storia e stanno permettendo con il loro impegno di portare a termine un progetto così importante che riporterà in vita la nostra auto». La preside del Cerletti, Mariagrazia Morgan, esprime soddisfazione per i progressi del restauro della Fulvia e auspica, come tutti, il suo rientro a Conegliano: «Come si sa l’area dove si parla di ricollocare la Fulvia non è nella piena disponibilità del Cerletti perché è della Provincia e in uso all’università e alla scuola enologica. Certo è che la Fulvia è sempre stata accostata alla nostra scuola diventandone anche un simbolo e per questo sarei felicissima se venisse risistemata a pochi metri dal luogo dove è stata vista per decenni». Non resta quindi che attendere la fine dell’estate per rivederla come nuova e, se la disponibilità della Provincia venisse confermata, come anticipato l’anno scorso in occasione della “partenza” per l’officina, entro l’autunno la si potrà ammirare in tutta la sua bellezza a pochi passi da dove è rimasta parcheggiata per 40 anni.
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