Concorso-farsa per gli insegnanti: «Favoriti i candidati del pomeriggio». E il Codacons annuncia ricorso

Un'insegnante a scuola
La polemica sul concorso ordinario per gli insegnanti non si placa. Ed arriva anche l’annuncio del ricorso del Codacons. Ad insorgere, però, sono soprattutto i...

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La polemica sul concorso ordinario per gli insegnanti non si placa. Ed arriva anche l’annuncio del ricorso del Codacons. Ad insorgere, però, sono soprattutto i docenti di lettere delle superiori che insegnano negli istituti tecnici e professionali afferenti al primo turno d’esame. «Possiamo anche accettare una bocciatura – hanno affermato – ma a parità di prova, invece, il concorso è avvenuto in due turni (tre per quanto riguarda quello per italiano alle medie), in ordine alfabetico, e dei 58 promossi, 47 hanno sostenuto la prova nel pomeriggio». 


LA STRANEZZA


I candidati riferiscono che le domande della mattina erano molto ostiche, con autori che non si trattano né a scuola, né in tutti i percorsi accademici, mentre le domande di storiografia del pomeriggio erano accessibili. Si parta dal fatto che il programma disciplinare di italiano, storia, geografia (a cui si aggiunge informatica e inglese) è immenso. Perciò, è difficile comprendere come verranno calibrate le prove. Per questo tornano utili i gruppi di insegnanti che si scambiano informazioni. I candidati che terminano la prova la mattina si confrontano sui quesiti e chi ha il turno pomeridiano può andare a rivedersi gli argomenti indicati. «Il fallimento dei test “a crocetta” per selezionare i docenti, in alcuni casi con oltre il 90% di bocciati, era prevedibile. È vero che fanno risparmiare soldi e tempo all’amministrazione, ma sul risultato gioca un ruolo preponderante la fortuna. Non a caso la nostra proposta di riforma del reclutamento degli insegnanti già consegnata al ministro, li esclude», lo afferma il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che spiega come «la fase transitoria di tale proposta prevede un piano riservato ai docenti precari di lungo corso, categoria per categoria, normandone il percorso formativo per l’abilitazione e l’eventuale specializzazione sul sostegno, con accesso finale al ruolo. Il concorso ordinario, con procedura semplificata per garantire cadenza regolare e ravvicinata nel tempo, presta invece particolare attenzione a conoscenze disciplinari e capacità comunicativa e relazionale. Nessuna prova preselettiva e nessun test a risposta chiusa, cioè niente selezione a crocetta, del docente vanno valutate attitudine, capacità e maturità». Sulla stessa lunghezza d’onda il docente universitario Massimo Arcangeli, che negli anni è stato presidente di numerose commissioni anche di alto livello scientifico e per dirigenti scolastici e ora sta raccogliendo informazioni sui quesiti usciti in questi giorni per denunciare l’accaduto. «I test a risposta multipla – ha riferito – cui sono stati sottoposti tanti candidati al concorso, fra erronei e assurdi, mal posti o non pertinenti, sono un’offesa alla dignità, alla professionalità di decine di migliaia di docenti alle prese con un concorso farsa, con quesiti strutturati senza ratio, ambigui, depistanti. Il ministro Bianchi dovrà rispondere di un disastro annunciato».


L’AZIONE


Sul caos del concorso interviene il Codacons, che sta preparando anche in Fvg le carte per un ricorso collettivo al Tar del Lazio assieme all’Associazione per i diritti civili nella scuola. «Come noto la prova si è rivelata un flop totale e ha fatto registrare in regione un numero incredibile di bocciature, a causa di quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità di vario tipo denunciate dai candidati. Una situazione di caos che deve ora portare tutti coloro che hanno sostenuto la prova scritta senza superare l’esame ad essere ammessi all’orale». L’azione è finalizzata a tutelare i diritti di quanti hanno sostenuto l’esame risultando bocciati a causa degli errori contenuti nelle domande a risposta multipla o per i quesiti assurdi non in linea con le finalità del concorso. Nel frattempo, vengono pubblicate le date dell’orale. 

 

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Il Gazzettino