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Dopo le lezioni propedeutiche offerte dal collegio provinciale Ipavsi e dalla Cisl settore sanità (eventi formativi cui hanno preso parte in estate 180 partecipanti), i pretendenti al posto fisso si sono dovuti ieri confrontare con quesiti a risposta aperta, dimostrando di sapersi destreggiare tra codici colore assegnati al triage e somministrazione di insulina, solo per citare un paio di argomenti proposti dal compito incentrato su legislazione, aspetti etici e organizzazione della professione, infermieristica clinica generale e specialistica, metodologia clinica.
Il miraggio, per tutti: uno stipendio certo, in tasca a fine mese, di circa 1.400 euro netti. A contendersi l'occasione sono stati laureati in Scienze infermieristiche provenienti da mezza Italia, una buona fetta da Campania, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Molise. «Vengo da Pescara, ho diviso le spese di benzina e autostrada con due colleghi, anche loro in corsa per trovare un lavoro stabile. Da una parte mi piacerebbe riuscire nell'impresa - confida il 31enne Sebastiano - dall'altra mi dispiacerebbe dovermi allontanare così tanto da casa. Ma lavoro dalle mie parti non ce n'è». Sabrina, 26 anni, da Lucca non si fa tante illusioni: «Finora ho trovato impiego in una casa di riposo, il mio sogno è lavorare nel pubblico, in una grande Ulss, il mio fidanzato è veneziano quindi per me Padova sarebbe la città ideale. Ma siamo talmente tanti...».
Seguirà una prova pratica con domande a risposta sintetica tese alla verifica delle conoscenze delle tecniche e delle prestazioni infermieristiche ed assistenziali ovvero alla risoluzione di casi assistenziali, infine un esame orale durante il quale sarà accertata la conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse nonché la conoscenza, almeno a livello iniziale, di una lingua straniera. La graduatoria che scaturirà sarà disponibile, a spanne, in autunno. Il primo classificato di ciascun concorso si guadagnerà il posto subito, con gli altri nominativi si stenderà graduatoria (le precedenti sono andate esaurite in entrambi gli enti) cui si attingerà nei mesi a seconda delle esigenze delle nostre realtà sanitarie, e delle vincolanti autorizzazioni regionali, indispensabili a procedere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino