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MESTRE - In via Orlanda sta nascendo la cittadella dell'automobile, un polo di concessionarie di nuova generazione che un po' alla volta sostituiscono quelle tradizionali. Entro breve, a ridosso della rotatoria che collega via Orlanda e la Regionale 14 bis via Martiri della Libertà dove da anni opera anche Ceccato Motors rivenditore di Bmw e Mini Minor, aprirà Autoserenissima 3.0 che vende Volvo e Honda, e anche altri marchi come Polestar (sempre del gruppo Volvo): entro breve la concessionaria si sposterà dalla sede attuale, ormai troppo piccola, sempre in via Orlanda vicino all'altra rotonda che unisce via Orlanda, il bypass di Campalto e via Sabbadino. Lì rimarranno Autoserenissima (altro Gruppo senza il 3.0) che vende Jaguar e Land Rover, e la concessionaria delle moto Ducati. Il capannone, costruito dall'impresa Giacomini di Vicenza con la progettazione architettonica dell'architetto Nicola Svalduz e strutturale dell'ingegner Riccardo Marchetto, è di proprietà di Agm Srl, grosso gruppo di Padova che, oltre ad occuparsi di acquisto, vendita, costruzione, ristrutturazione e gestione di immobili, pratica commercio di autoveicoli, motoveicoli, nautica in genere, roulotte, camper. Agm è proprietaria anche dell'altro enorme capannone a fianco (ex trasporti Piccin ed ex concessionaria Ford).
I NUOVI GRUPPI
E lì prossimamente ci andrà Move che, con il Gruppo Intergea Nord Est di Verona, rappresenta uno dei principali player del settore automotive nel Nord Italia: con quattro società vende Renault, Dacia, Kia, koda, Hyundai, Dr Automobiles, Volkswagen, Audi, Fiat, Jeep, Alfa Romeo, Abarth, Lancia, Peugeot, Citroën, DS, Opel, Mazda, Kia, Hyundai, Suzuki, Toyota e Nissan.
I NUOVI PROGETTI
In via Orlanda il capannone più grande, in realtà, era destinato ad altre attività commerciali dato che, visti gli spazi, può ospitarne più d'una: per un po' di tempo si era parlato anche dell'interesse di Lidl che così sposterebbe il supermercato che gestisce poco più avanti verso Campalto; l'idea non è tramontata ma rinviata a data da destinarsi. Il problema è che il terreno fa parte delle 180 aree decadute della terraferma; il capannone è una delle tre eccezioni ancora edificabili previste dal nuovo Piano degli Interventi per le attività commerciali in terraferma di marzo 2023. Nonostante sia un'eccezione, deve seguire le procedure per approvare definitivamente la Variante. L'idea è quella di demolire il capannone per creare un nuovo centro commerciale dove potrebbero starci un supermercato, una concessionaria e altre realtà, ma per partire ci vorranno almeno altri due anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino