Eddie Vedder ritrova la voce e scatena i 43mila dell'Euganeo a Padova

Eddie Vedder ritrova la voce e scatena i 43mila dell'Euganeo a Padova
PADOVA - Entusiasmo alle stelle ieri sera allo Stadio Euganeo per la seconda data italiana tutta esaurita da mesi dei Pearl Jam: lo storico gruppo rock americano capitanato da...

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PADOVA - Entusiasmo alle stelle ieri sera allo Stadio Euganeo per la seconda data italiana tutta esaurita da mesi dei Pearl Jam: lo storico gruppo rock americano capitanato da Eddie Wedder, che ha ritrovato la voce, è salito puntualmente sul megapalco accolto dal boato dei 43mila fan, di cui 13mila arrivati dall'estero. Dopo Pendulum e Low light il cantante in maglietta nera con logo del gruppo ha salutato il pubblico, per la maggior parte di età adulta gridando per la prima volta «Buonasera Padova» e poi ha continuato sempre in italiano: «Con questa perfetta serata estiva voglio dimenticare il concerto saltato per il maltempo nel 2009 al Parco San Giuliano»

 

Sui due grandi schermi laterali si potevano cogliere i dettagli della performance della band, proseguita con molte ballate, con Do the evolution, Animal, Given to fly, Not for you e Evenflow. Dedica speciale a Trump con Daughter in cui il frontman dice che «gli sputerebbe in faccia». 


 
L'ORGANIZZAZIONE
Come per gli show di Vasco l'afflusso veicolare è stato regolare anche perché tantissimi sono giunti con largo anticipo come consigliato dall'organizzazione padovana della Zed; imponente il servizio d'ordine che ha controllato tutti gli accessi anche con il metal detector e oltre un centinaio i volontari della Croce Rossa presenti con 8 ambulanze. Al merchandising esauriti subito i poster da 30 euro in edizione limitata; più di qualcuno si lamenta per i 20 euro pagati al parcheggio o i 6 euro di un bicchiere di birra. Tra i fan italiani inneggianti sotto il palco nel cosiddetto pit c'è chi è arrivato dalla Sardegna venerdì sera e mostra orgogliosamente il numero uno della fila. Molti hanno dormito in tenda. «Mi sono accampato qui da solo sotto gli alberi e sono stato presto raggiunto da una trentina di persone in tenda ha rivelato Claudio è la sedicesima volta che vedo i miei idoli». Padovane in reggiseno sotto il sole durante la lunga e tranquilla attesa: «Sono venuta qui in bicicletta afferma Ilaria, 26, studentessa universitaria è la mia prima volta con i Pearl, ma non potevo certo perdermi un concerto del genere vicino a casa». Tra i primi in coda spunta anche Jason dall'Australia, giunto sabato con la moglie e i 2 figli: «Sono al mio 50° concerto e dopo le date europee del tour seguirò anche quelle americane ha confessato il 48nne elettricista è una passione un po' costosa però in questo modo riesco a ritrovarmi anche con altri amici appassionati dei Pearl da tutto il mondo». 


Tra i primi ad entrare c'è anche Jeanne di Seattle, dove sono nati i Pearl Jam: «E' il mio trentesimo show - ha dichiarato la 27enne impiegata di Google e ne ho approfittato per fare anche un bel giro della città». Alle 21 il grande show, al termine le code in tangenziale. «Ma - dicono tutti i presenti - ne vale la pena».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino