«Insegnanti, evitate di caricare eccessivamente di compiti per le vacanze gli studenti». L’anno scorso l’invito a non esagerare con i compiti per il...
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«Come ogni anno ognuno di voi, nella libertà di insegnamento costituzionalmente riconosciuta - scrive la preside - valuterà il quantitativo di esercizi, letture e produzioni da assegnare ai propri alunni. In questa fase sarà fondamentale la condivisione tra colleghi del consiglio di classe per una ricognizione dell’entità dei compiti per le vacanze che ognuno vorrà attribuire, onde evitare carichi di lavoro troppo gravosi». Poi spiega le motivazioni di tale invito: «Come ai docenti questo periodo di interruzione potrà servire a ricaricare le batterie, così anche i nostri studenti potranno riacquistare le forze, e impegnarsi in qualche potenziamento di abilità o recupero di conoscenze non del tutto acquisite, ma sempre all’insegna dell’equità e della pacatezza».
Sempre in occasione dello scorso Natale e sempre nell’ambito dell’istituto comprensivo Grava, ma alla primaria Marconi, una maestra si era distinta per aver assegnato dei compiti particolari ai suoi alunni di quarta. Tra le attività indicate ai suoi piccoli studenti, la maestra aveva scritto «Dormire beatamente, abbracciare forte il papà e la mamma ogni mattina, cucinare qualcosa di delizioso con chi vorrete, fare un giro in biblioteca o in libreria e scegliere un libro che incuriosirà». Di fondo, la convinzione che la scuola non sia solo formativa, ma anche educativa e che quella dei compiti per le vacanze non debba essere un’ossessione e non debba gravare sulle famiglie. È pressappoco così anche per la preside della Grava la quale fa tuttavia notare che in alcuni casi i genitori si sono lamentati con toni poco moderati. «Sono svariate le famiglie degli studenti che hanno lamentato (talvolta in modo esagerato) il deciso impegno occorrente per arrivare al termine dei lavori assegnati – scrive in conclusione - in un periodo di scelte turistiche e di relax magari pianificati da tempo. Teniamo, pertanto, in dovuta considerazione il diritto ad un periodo di riposo mentale e fisico di tutti gli studenti con buona pace delle loro famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino