VENEZIA - La sfida che porterà all'assegnazione delle Olimpiadi 2024 è partita: dopo Roma arriva la candidatura degli Stati Uniti. In realtà la volontà degli Usa di...
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In lizza negli Usa ci sono Washington, Boston, San Francisco e Los Angeles: la scelta sarà fatta a inizio anno. Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, si sente pronto alla sfida con la superpotenza: «Competizione sia. La candidatura Usa non è una sorpresa. Almeno sull'annuncio siamo arrivati per primi», ha commentato convinto che alla fine gli Stati Uniti punteranno su San Francisco. In attesa che altre città escano allo scoperto (si parla di Parigi, Berlino, Baku, una tra le sudafricane Durban o Città del Capo), incassato il consenso del presidente del Cio, Thomas Bach, (martedì aveva definito quella di Roma una «candidatura molto forte»), il progetto Roma 2024 prende corpo.
Sulla delocalizzazione di alcune discipline olimpiche, Malagò guarda solo a Lombardia e Piemonte: «Ho parlato con il governatore Maroni, i sindaci Fassino (Torino), Pisapia (Milano), con Marzorzati, presidente del Coni Lombardia. Il mio obiettivo è coinvolgere anche queste regioni del Nord». Il presidente dello sport italiano liquida invece la candidatura veneta lanciata per il basket da Luigi Brugnaro, presidente della Reyer e di Umana group: «Venezia? Più cose metti fuori dal Villaggio Olimpico e dalla cerimonia di apertura e più il dossier perde forza e credibilità. Cerchiamo di usare il buonsenso».
Mentre continuano le indiscrezioni sul nome del presidente del Comitato promotore di Roma 2024 («Deve essere una persona che quando va all'estero abbia credibilità. Montezemolo? Ha queste caratteristiche») e di quello del Garante alla trasparenza, l'ipotesi che il Vaticano ospiti le finali olimpiche di tiro con l'arco fa sì che il giornale inglese Times definisca papa Francesco "sporty pope" per l'interesse alle gare a cinque cerchi.
Secondo il quotidiano londinese, se ne saprà di più domani, dopo l'incontro previsto tra gli emissari del Vaticano e il comitato organizzatore di Roma 2024. Un'ipotesi che prende corpo, come aveva confermato giorni fa il cardinale José Saraiva Martins: «L'idea mi pare ottima, il Papa potrebbe approvarla. E non ci sono solo i Giardini Vaticani per ospitare una disciplina, ma anche gli ampi spazi della residenza di Castelgandolfo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino