TREVISO - La proposta lanciata dall’associazione Amici di Comisso di intitolare la biblioteca di borgo Cavour allo scrittore trevigiano del ‘900 non trova sponda nel...
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L’ESISTENTE
«Sarebbe difficile anche pensare di intitolare una strada o una piazza allo scrittore trevigiano perchè, in quanto a toponomastica, è già rappresentato nella riviera Comisso, a fianco di ponte San Francesco. È un luogo suggestivo della nostra città. Uno dei più fotografati, quindi credo che lo rappresenti a meraviglia. Lui era un cultore di Treviso e quello è un angolo degno della sua fama». E una sala? «C’è gia e poi all’associazione Amici di Comisso l’intitolazione di una sala sembra, comunque, poca cosa. Però, ho lasciato un dialogo aperto tra Comune e associazione per vagliare insieme qualsiasi idea mi venga proposta».
LA DIGITALIZZAZIONE
Quello che, invece, potrebbe arrivare in porto è il progetto di digitalizzazione dell’archivio comissiano attualmente custodito in biblioteca. L’opera di digitalizzare i documenti cartacei lasciati in eredità dallo stesso Comisso - che archiviava non soltanto lettere, documenti, articoli di giornale, ma perfino i biglietti di treni e tram che utilizzava per spostarsi - era stata avviata e interamente finanziata dall’associazione stessa. Poi, però, l’operazione era stata bloccata su parere della Soprintendenza archivistica. E tutto si è fermato. Salvo il grido di dolore lanciato dall’associazione. E, adesso, arriva il tempo della speranza. Lo assicura l’assessore Colonna Preti: «Io guardo avanti. Non mi sono fermata al no della Soprintendenza». Risultato? A breve si riunirà un tavolo congiunto a cui siederanno Comune, Regione, Soprintendenza e associazione Amici di Comisso proprio per affrontare il tema “digitalizzazione”. «Voglio evitare contestazioni e voglio che il progetto venga portato avanti insieme. Così non si perderà tempo e, una volta pronto, non ci saranno ostacoli di sorta a fermare il lavoro».
IL FINANZIAMENTO
L’unico ostacolo potrebbe essere rappresentato dal finanziamento necessario per ultimare la fatica. E qui all’assessore è balenata un’idea: «In Regione c’è un fondo dedicato a questo tipo di interventi. Mi sto informando ma sono sicura che, se sarà possibile, da Venezia ci appoggeranno. Sono amici del Premio letterario dedicato a Comisso. Sono sicura che troveremo una soluzione. L’importante è partire ». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino