Spaccio, arrestato ventenne: la “denuncia” dalle mamme

Nascondeva la droga nei cassetti: arrestato
COMELICO SUPERIORE Ha appena 20 anni eppure ha agito come un consumato pusher, con tanto di “magazzino” rifornito, nei cassetti di casa dove abita con i genitori a...

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COMELICO SUPERIORE
Ha appena 20 anni eppure ha agito come un consumato pusher, con tanto di “magazzino” rifornito, nei cassetti di casa dove abita con i genitori a Comelico Superiore. S.D., classe 2000, è stato arrestato per spaccio di droga (nell’ipotesi più attenuta), nei giorni scorsi, dai carabinieri di Santo Stefano. Era finito ai domiciliari a causa della droga (85 grammi tra hashish e marijuana) ritrovata nella sua abitazione. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto il gip ha concesso una misura meno restrittiva.


IL CASO
A far partire le indagini erano state le mamme e altri genitori dei consumatori di sostanze che si erano accorti di quel comportamento strano nei loro figli. Erano andati dai carabinieri a segnalare gli strani giri. I militari della stazione di Santo Stefano, diretti dal comandante Antonio Alibrandi, a seguito delle diverse segnalazioni hanno effettuato una perquisizione in quella casa di Comelico Superiore, dove il ragazzo vive con la famiglia.
LA PERQUISIZIONE
I carabinieri hanno trovato 85 grammi tra hashish e marijuana nascosti in alcuni cassetti della casa. Non è stato trovato nient’altro: non i “soliti” attrezzi del mestiere di pusher, come bilancini o buste per il confezionamento. Ma la quantità della droga e il fatto che il 20enne si accompagnasse a due assuntori si sostanze, per il giudice, sono state circostanze sufficienti per ipotizzare la finalità di spaccio. Così, anche se non c’era la flagranza di reato, sono scattate le manette per spaccio (non a minorenni, solo a consumatori maggiorenni) e l’autorità giudiziaria di Belluno ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
IN TRIBUNALE
Il giovane è comparso poi di fronte al giudice per le indagini, assistito dal suo avvocato Raffaella Mario. Ha risposto respingendo le accuse. Alla fine l’ipotesi attenuata di spaccio, il fatto che non avesse condanne precedenti (ha solo un altro procedimento penale pendente sempre per spaccio) e che fosse lui stesso assuntore ha portato alla sua liberazione: il gip ha disposto solo l’obbligo di firma 3 volte a settimana nella stazione dei carabinieri di Santo Stefano. 

Olivia Bonetti
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Il Gazzettino