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COMELICO SUPERIORE - Nella sua casa di Casamazzagno Elena Mina Plaito ha raggiunto ieri il traguardo dei 100 anni, festeggiata dalle figlie Marisa, Carla e Alberta, dai generi e nipoti, ma anche da decine di telefonate di paesani che riconoscono in lei una personalità a cui essere grati per l’assistenza alle partorienti e per la disponibiità a seguirle e curarle nel dopo-parto. Pur nei limiti delle sue difficoltà fisiche, Elena è ancora lucida e per ogni telefonata d’auguri ricordava qualche episodio legato a chi chiamava. Levatrice e infermiera, la sua professione era iniziata in Comune di Comelico Superiore negli anni Quaranta, dopo il diploma alla medie e il praticantato a Torino, dove si era diplomata ostetrica con il massimo dei voti. Il suo ritorno a casa coincise con la situazione tragica del secondo conflitto mondiale e lei non ebbe mai paura nell’esercitare la sua professione, mettendo in pratica le nozioni apprese, in particolare educando le mamme a pulizia e igiene (a quei tempi era diffusa la morte per setticemia post-parto).
Erano tempi di povertà e i bambini prematuri venivano adagiati vicino alle stufe a legna, come incubatrice naturale.
Anche dopo il pensionamento, Elena non smise mai di rendersi disponibile prima e dopo il parto, anche con interventi di necessità. Molti a Casamazzagno la ricordano con la valigetta da dottore, entrare nelle case per fare iniezioni, dare consigli con autorevolezza e con amore. Nei 20 anni di professione ostetrica nelle case di Comelico Superiore Elena ha fatto nascere oltre un migliaio di bambini, un numero che darebbe speranza in questo periodo storico di calo demografico nei paesi del Comelico, così come in tutta la montagna bellunese.
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