TREVISO - Legge il cielo come un libro aperto. Fino a poco tempo fa dall'osservatorio che si era costruita nel cuore della campagna trevigiana. Oggi grazie al web, dove...
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L'OSPITE ARZILLA
Tailleur di Chanel, collo in volpe fermato da un cameo, Ottavia vive alla casa di riposo Suore francescane di Treviso. «Sono laica e l'ho detto subito. Anche la mancanza di ospiti uomini all'inizio non mi andava così a genio. Tuttavia qui ognuno ha la libertà di esprimere se stesso, il luogo è incantevole e appena posso scendo in giardino. Con le mie gambe», precisa. Nonna Facebook, come la chiamano tra queste eleganti mura, potrebbe presto diventare un fenomeno del web. Rivelata dalla festa organizzata due giorni fa per i suoi 100 anni dal direttore della struttura Aurelio Schiavinato e dal messaggio di auguri del sindaco di Treviso Mario Conte, è elettrizzata per l'improvvisa notorietà. «È anche un bel ragazzo, questo sindaco. È venuto con i fiori, gesto molto carino, e poi mi ha fatto gli auguri su Facebook. Io ho risposto, mi sembrava giusto».
L'AMORE
Le scoperte belle della vita Ottavia Tonello le ha fatte tutte dopo i 70. L'astronomia e l'amore. «Quando c'è stato il passaggio della cometa di Halley sono andata in Germania con un gruppo di astrofili. È stata una folgorazione. Ho lasciato il centro di Treviso e mi sono comprata una casa in campagna dove ho costruito il mio personale osservatorio. Guardare le stelle è uno spettacolo indescrivibile». A 70 anni Ottavia ha incontrato anche l'uomo della vita. Su un autobus. «Ci siamo scambiati un saluto, ed è scattato il colpo di fulmine». Poco tempo dopo il matrimonio. «Anche se lui non amava per nulla l'astronomia», sottolinea. Trevigiana, figlia di una dinastia di farmacisti, tra i quali si annovera anche un Tonello speziale personale di Napoleone, Ottavia studia alle Canossiane. Il bombardamento su Treviso del 7 aprile 1944 cambia il corso di una vita agiata e allegra. Sotto le bombe cadono i genitori e il fratello. Per lei è un duro colpo. Grazie al diploma e alla prelazione come orfana di guerra, inizia a lavorare come segretaria nella farmacia dell'ospedale civile di Treviso, occupazione che manterrà per tutta la vita. Ma è con la pensione che il mondo di Ottavia cambia rapidamente.
AUTODIDATTA
«In astronomia sono fondamentalmente un'autodidatta - spiega mentre mostra le immagini scattate al firmamento - ma grazie alla passione e allo studio ho acquisito buone competenze. Da giovane ho fatto una vita molto normale, il bello è arrivato dopo». Si definisce, capricciosa, ambiziosa e perfezionista. «È una donna stupenda - conferma Miranda D'Attacco, la nuora acquisita - per nulla bigotta, disincantata anche, con grande consapevolezza del mondo». I suoi pomeriggi oggi sono scanditi dal pc, dalle stelle e dalla musica lirica, altra grande passione. «Sono felice e non sento lo scorrere del tempo», spiega con semplicità. «Il bello dei social è che ti mettono in contatto con chi ha i tuoi stessi interessi. E su internet l'età non conta». Sorride, ha speranze, emozioni e ancora fame di futuro. «Mi perdo nelle stelle e nella bellezza della galassia. E se mi dicessero: fai una follia, chiederei di andare sulla luna!».
Elena Filini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino