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VALDOBBIADENE - A riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, del sempre crescente interesse per le colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate patrimonio dell’Unesco, c’è il fatto che Google, il colosso che gestisce le mappe con la funzione “street view” ha deciso di non far mancare nei suoi percorsi un luogo così incantevole. L’ideatore del “Cammino delle Colline del Prosecco”, lo scrittore e guida Giovanni Carraro, sta accompagnando gli uomini di Google nella mappatura dei 50 chilometri di percorsi mozzafiato che compongono l’escursione in uno scenario che ha attirato l’interesse tra gli altri di Lonely Planet, che ha voluto dedicarvi una guida che sarà presentata al Salone del libro di Torino il 19 maggio. Finita la mappatura con in spalla la “palla” di Google del peso di 15 chili, il percorso verrà inaugurato prima della fine dell’estate, come spiega lo stesso Carraro: «Il percorso l’ho progettato io su suggerimento della Regione Veneto e si chiamerà “Il Cammino delle Colline del Prosecco”. Due tappe, ciascuna di circa 12 chilometri, sono già state mappate dagli esperti di Google. La prima lo scorso novembre, l’altra ieri. Ne rimangono due, dopodiché ci sarà l’inaugurazione del cammino, in concomitanza con l’uscita del mio libro “Alla Scoperta delle Colline del Prosecco”».
COMPAGNI DI VIAGGIO
Ieri due amici si sono accodati alla “cordata” Google-Carraro: si tratta di Marina Montedoro e Giuliano Vantaggi, rispettivamente presidente e site manager dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
COME FUNZIONA
La mappatura del percorso per Street view richiede in questo caso un certo tempo per le difficoltà che derivano dal portarsi appresso la “palla fotografica” con 8 obiettivi che riprende il percorso in tutti i suoi dettagli. Di solito l’attrezzatura è montata in cima alle auto di Google - le così dette Street car - e serve per ottenere una mappa panoramica del luogo. Ma dove le auto non arrivano Google ha trovato altri mezzi per mappare i luoghi di interesse, come in questo caso. Ad accompagnare Giovanni, Marina e Giuliano ieri c’erano gli “Sherpa delle colline”, il grafico e il fotografo di Google che hanno apprezzato la bellezza del territorio nonostante la fatica del percorso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino