BAONE - Massimo sforzo, minimo risultato: il cannone anti cinghiali spaventa i residenti, mentre ai selvatici non fa nemmeno il solletico. Si conclude con un nulla di fatto la...
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Molti hanno pensato a una battuta di caccia organizzata dal Parco regionale dei colli Euganei per ridurre il numero degli ungulati nell'area protetta, dove i branchi stanno devastando vigneti, orti e altre colture. Le squadre però non sono uscite negli ultimi giorni, quindi questa ipotesi è da scartare a priori. Molti altri hanno parlato di un super-battuta da parte dei bracconieri, che stanno decimando le file dei cinghiali. Niente di tutto ciò: i botti notturni provenivano dal cannone a gas installato dall'agricoltore Davide Russo nel suo appezzamento di terreno nelle campagne fra il quartiere di Meggiaro e l'abitato di Baone. Peccato che tutto quel chiasso, causato dalle bordate a salve dell'apparecchio, non sia servito a nulla. «Il cannone ha sparato - ammette il coltivatore, che sta vedendo il raccolto rovinato notte dopo notte dai branchi affamati - ma loro non hanno fatto una piega». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino