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TREVISO - La coda per i tamponi manda in tilt la tangenziale di Treviso. Quella di ieri è stata la giornata peggiore. Il contagio di alcuni addetti della parte amministrativa ha fatto saltare il potenziamento del Covid Point dell'ex dogana. La fila di auto ha raggiunto la rotatoria sulla Noalese creando oltre 3 chilometri di coda sulla stessa tangenziale, fino alla zona di San Lazzaro. Solo l'intervento della polizia locale ha sbloccato la situazione evitando la totale congestione stradale. I cittadini hanno dovuto attendere anche più di 5 ore per riuscire a sottoporsi al test. E più di qualcuno alla fine ha rinunciato. E lunghissime code sono state registrate anche a Conegliano e Altivole. Una parte delle persone in arrivo all'ex dogana è stata dirottata nel Covid Point di Dosson di Casier (via Mattioli, area industriale est), teoricamente riservato solo agli screening scolastici. Ma non è bastato. Anche qui si è presto formata una lunga fila di auto, praticamente fino alla rotatoria di viale delle Industrie, che ha costretto gli utenti a quasi 3 ore di attesa. Tanto che alle 16.30 è stato chiesto al Covid Point di Treviso di sospendere il dirottamento dei cittadini a Dosson.
IL PIANO SALTATO
L'ingorgo tra la Noalese e la tangenziale ha preso forma proprio nel giorno che avrebbe dovuto segnare un cambio di marcia.
LA TASK FORCE
D'ora in poi, comunque, i volontari della Protezione civile resteranno in servizio per tutto l'arco della giornata all'ex dogana per dare una mano agli agenti e per gestire le code di auto in modo ordinato, senza che si creino troppi spazi tra un veicolo e l'altro. Serviranno almeno altri tre giorni per avviare la nuova piattaforma regionale dedicata alla prenotazione dei tamponi. Nel frattempo bisognerà stringere i denti. In caso di necessità il Covid Point di Dosson verrà nuovamente aperto a tutti. «Ma quando la coda si allunga fino alla rotatoria di viale delle Industrie anche qui la situazione diventa ingestibile avverte Renzo Carraretto, sindaco di Casier ad oggi, purtroppo, questa è la realtà con la quale dobbiamo misurarci. È un periodo veramente impegnativo e preoccupante. Auspichiamo che il picco di contagi possa essere superato quanto prima. Non ci sono altre soluzioni». L'inversione di tendenza ancora non c'è. Stando al bollettino di ieri, però, sembra profilarsi almeno una riduzione dell'impennata dei casi. Nelle ultime 24 ore sono stati confermati altri 1.158 nuovi contagi nella Marca. Ad oggi sono esattamente 46.515 i trevigiani positivi in isolamento impegnati a combattere l'infezione da Covid. Un numero in linea con quello della provincia di Padova, secondo solo al totale registrato nel veronese (54.529). E le proiezioni dicono che si andrà avanti così almeno fino alla fine di gennaio.
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