Una giornata meravigliosa ha accompagnato la manifestazione per il mezzo secolo della sezione Val Comelico del Cai. E i numeri testimoniano il successo dell’iniziativa:...
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NEL CIELO
A sottolineare l’importanza del momento i contemporanei fumogeni rossi, visibili ovunque, hanno ratificato una giornata, contrassegnata dalla grande passione per la montagna, da consegnare alla storia del sodalizio, grazie anche alle riprese di tutte le salite, che confluiranno in un video a firma di Gino De Zolt, che ha documentato l’evento dall’alto, con il suo parapendio. Di un’esperienza straordinaria parla l’insegnante Ivana Zambelli Paschei. «Grazie all’organizzazione impeccabile del Cai Val Comelico – racconta – abbiamo raggiunto cinquanta cime comeliane, dalle più impegnative, come Cima Undici o Triangolo di Popera, a quelle meno, scelte dalle famiglie con i bambini». Per molti è stata l’occasione di replicare una salita effettuata in precedenza, magari tanto tempo prima, per altri di scoprire il comprensorio da una posizione inedita. «Elio De Martin, capocordata, ed io abbiamo scelto la Terza Grande – continua – era da parecchio che non ci salivamo. Lo abbiamo fatto insieme agli amici Moreno Menia e Maria Vittoria De Zordo che non erano, invece, mai saliti. La giornata è stata meravigliosa». Una volta rientrati, nel fondovalle, rispettando le indicazioni anti covid19, gli alpinisti si sono incontrati a Santo Stefano, per un ulteriore apprezzato momento di condivisione. E al termine della lunga giornata, ricca di positività, il presidente Gianluigi Topran d’Agata esprime tutta la soddisfazione.
IL COMMENTO
«Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo – commenta – sia da parte dei soci della sezione Val Comelico sia delle altre, sia di chi è salito con il settore dell’alpinismo giovanile sia di chi ha effettuato vie importanti, fino al settimo grado. La giornata, favolosa dal punto di vista meteorologico, lo è stata anche dal punto di vista del valore espresso: amare la montagna e sapere che altri 49 gruppi stanno provando le stesse emozioni sono stati due degli aspetti più significativi». Alcune delle vette sono state raggiunte anche dai consiglieri del Cai nazionale, che hanno ringraziato e si sono complimentati per l’iniziativa, che ha dato visibilità a tutto il Comelico e, più in generale, alla montagna da vivere in sicurezza ed amicizia. «In questo particolare momento – conclude Gianluigi Topran d’Agata – è stato un bel segnale ripartire, riprendere il cammino, risalire i sentieri, scalare le vette, condividere la fatica, la solidarietà».
LA NASCITA
Nata nel 1970, per volontà di alcuni appassionati staccatisi dalla storica “Cadore” di Auronzo, per far conoscere le caratteristiche ambientali della vallata, la sezione Val Comelico gestisce la manutenzione e la segnaletica di oltre 350 chilometri di sentieri segnavia Cai, diffusi capillarmente nei territori dei comuni di Comelico Superiore, Danta, San Nicolò, San Pietro e Santo Stefano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino