Auto pignorata: spedizione punitiva e pestaggio dell'assessore comunale. Il Pm chiede il processo

L'assessore Claudio Turchet, vittima dell'aggressione
PORCIA - C’è una richiesta di rinvio a giudizio per la spedizione punitiva del 23 aprile 2022 nei confronti dell’assessore Claudio Turchet, picchiato...

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PORCIA - C’è una richiesta di rinvio a giudizio per la spedizione punitiva del 23 aprile 2022 nei confronti dell’assessore Claudio Turchet, picchiato all’esterno del suo studio tecnico, in via Forniz a Porcia, da un residente a cui era stata pignorata l’auto. Un atto violento, costato all’amministratore pubblico la frattura del setto nasale e che ha comportato una prognosi di guarigione di due settimane. Due erano le persone individuate dagli investigatori: uno è entrato in azione, l’altro lo ha accompagnato in via Forniz in macchina e lo ha aspettato convinto, da quanto sarebbe emerso, che tra i due ci sarebbe stato soltanto un chiarimento verbale. Valutate le indagini dei carabinieri della stazione di Pordenone, il sostituto procuratore Federico Baldo ha disposto l’archiviazione dell’”autista”, risultato estraneo alla vicenda. Per un 35enne originario di Agrigento, da tempo residente a Porcia, è stato invece chiesto il processo per le ipotesi di lesioni aggravate e per minaccia a un rappresentante della pubblica amministrazione. L’udienza preliminare si terrà a metà settembre. L’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Magaraci, potrebbe scegliere un rito alternativo o la messa alla prova. La vittima sarà invece tutelata dall’avvocato Pierfrancesco Scatà.


LA VENDETTA


L’aggressione è legata a un vecchio contenzioso dell’imputato con l’amministrazione comunale. Riguarda il rifacimento delle fognature addebitato alla famiglia dell’aggressore. Gli scarichi erano malfunzionanti e inquinavano, dovevano essere rifatti, ma gli inquilini si sono rifiutati. A farsene carico è stato il Comune di Porcia, che poi ha addebitato le spese ai proprietari dell’immobile. Spese che non sono state saldate nonostante i ripetuti solleciti. Negli anni l’importo è lievitato a 20mila euro. E quanto è entrata in scena un’Agenzia per la riscossione del debito, attraverso il pignoramento di una macchina, il 35enne è andato su tutte le furie. Ha aspettato Turchet vicino al suo studio di geometra e quando l’amministratore pubblico è uscito per recuperare l’auto nel parcheggio lo ha affrontato. Hanno parlato per un paio di minuti, poi è sbottato. «Ti do una settimana di tempo per sistemare la faccendo - gli avrebbe detto - altrimenti vengo a trovare la tua famiglia».


I PUGNI


Il 35enne ha colpito l’assessore in volto. Sembrava avesse un tirapugni, in realtà aveva dei grossi anelli che potevano essere percepiti come un’arma. Ha continuato a colpire Turchet, che cercava di proteggersi con la borsa portadocumenti, anche quando era ormai a terra. Erano le 19.45, Turchet è entrato nel vicino bar, ma perdeva parecchio sangue e si è fatto portato in pronto soccorso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino