Il vaso che purifica l'aria: un'idea che vale 900mila dollari

Il vaso che purifica l'aria: un'idea che vale 900mila dollari
SPILIMBERGO - Partita da una tesi di laurea, conquista il mercato e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SPILIMBERGO - Partita da una tesi di laurea, conquista il mercato e raccoglie in 45 giorni oltre 900 mila dollari su Kickstarter, la piattaforma mondiale di crowdfunding che dal 2009 aiuta i progetti innovativi a diventare realtà. La startup in questione è Clairy ed è stata fondata da tre giovani imprenditori che hanno inventato un vaso intelligente per purificare l'aria. Natede, questo il nome del vaso del futuro, è stato ordinato da 5.000 persone in 50 paesi del mondo, posizionandosi come «il progetto anti-inquinamento - spiega una nota - più redditizio di sempre sulla piattaforma Kickstarter». Clairy ha dato vita a una soluzione tecnologica e di design che proietta nel futuro il concetto di vaso per piante per abbattere l'inquinamento indoor e controllare l'aria che respiriamo direttamente da uno smartphone. Alcuni esperimenti e stress test condotti dall'Università di Firenze «hanno  dimostrato - si legge nella nota - che Natede elimina fino al 93% dei composti organici volatili e fino al 99% di virus e batteri in 9 ore in una stanza di circa 36 metri quadri». Il purificatore d'aria è inoltre dotato di sensori avanzati che monitorano i livelli di inquinanti, la temperatura e l'umidità. Le potenzialità del progetto sono già state riconosciute dall'Unione europea, che ha stanziato 2 milioni di euro, attraverso il veicolo Horizon2020 Sme. L'azienda, dall'anima fortemente green, si è impegnata a piantare 10 alberi per ogni Natede venduto. Il che significa una donazione di 50.000 alberi, sulla base dei soli preordini. Ma chi sono e da dove vengono i tre ragazzi? Si tratta di Alessio D'Andrea (di San Giorgio della Richinvelda), Vincenzo Vitiello (Toscolano Maderno, Brescia) e Paolo Ganis (Camino al Tagliamento). «Clairy nasce dalla nostra tesi al Politecnico di Milano - spiegano - all'idea delle piante per purificare gli ambienti domestici abbiamo poi aggiunto una componente tecnologica sofisticata». I ragazzi sono stati contattati da uno dei più grandi incubatori d'impresa, Plug and Play Ventures, e selezionati per un percorso di tre mesi di accelerazione in Silicon Valley. Subito dopo hanno lanciato una campagna di crowfounding su Kickstarter. «Abbiamo completato in Italia l'industrializzazione del prodotto e selezionato i fornitori - aggiungono - Sono tutti del Triveneto: i vasi in ceramica di Nove di Vicenza, l'elettronica di Conegliano e il resto tra Pordenone e Sacile, infine l'assemblaggio a Fiume Veneto. Oggi esportiamo Clairy per il 70% negli Stati Uniti, ma anche in Nord Europa, Singapore e sud-est asiatico».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino