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Gli azionisti di Civibank che hanno scelto di aderire all'Opa di Sparkasse cancellino la data che era stata prevista per il pagamento, il 25 maggio. Quel giorno, né saldo, né assemblea dell'istituto di credito. Tutto rimandato alla decisione circa la legittimità dell'operazione avvita da Sparkasse che prenderà il Tar del Lazio il 31 maggio, vagliando il ricorso presentato dalla Banca di Cividale. Lo ha deciso ieri la presidente della sezione II-Quater del Tribunale amministrativo del Lazio, sospendendo l'Opa in attesa della seduta collegiale e accogliendo così la richiesta formulata da Civibank giovedì.
I DETTAGLI
Civibank si è rivolta al Tar del Lazio e al Tribunale Ue, nella convinzione che l'operazione non sia possibile in quanto Sparkasse è partecipata al 63% dalla Fondazione Sparkasse, una fondazione bancaria che può detenere ancora la quota nell'istituto perché realtà operante in una Provincia a Statuto Speciale, ma con il vincolo di restare entro quei confini. Secondo Civibank, con l'operazione annunciata il 9 dicembre scorso, diventata operativa ad aprile e in chiusura ieri, tale vincolo sarebbe stato valicato.
IL CONTRACCOLPO
«È una notizia positiva», ha affermato ieri la presidente di CiviBank, Michela Del Piero, riferendosi alla sospensiva del Tar. «Sono felice che si sia evitato di andare agli atti del 25 maggio, che sarebbero stati irreversibili ha proseguito -. Siamo fiduciosi, e del resto lo siamo sempre stati». Fiduciosi, ma per un esito esattamente contrario a quello auspicato da Civibank, si dicono anche a Bolzano. «Sparkasse confida che il ricorso cautelare sarà rigettato ha affermato infatti ieri l'istituto -, in quanto inammissibile e infondato, come peraltro ritenuto anche da Consob e dal Ministero dell'Economia, e che il provvedimento di oggi (ieri per chi legge, ndr) abbia pertanto solo l'effetto di aver rimandato la chiusura dell'Opa». Se per la presidente di Civibank Del Piero la decisione del Tar di ieri «è di buon senso», Sparkasse ne ha messo in evidenza la natura «tecnica» che, pertanto, «non comporta alcuna valutazione sul merito». Il presidente, Gerhard Brandstätter, ha sostenuto di «continuare o a ritenere infondate le ragioni di CiviBank» e l'amministratore delegato Nicola Calabrò ha aggiunto che «quando si entrerà nell'esame della questione apparirà chiaro che quanto promosso da CiviBank non ha senso».
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Il Gazzettino