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CITTADELLA - «Ho scritto alla Provincia chiedendo se può adoperarsi con l’azienda di trasporti “Mobilità di Marca” per evitare che gli studenti che arrivano da San Pietro in Gu e Carmignano di Brenta e Fontaniva, utilizzando la linea numero 106, non rischino di arrivare 5-10, talvolta 15 minuti dopo l’inizio delle lezioni, alle 8. Un disagio soprattutto quando alla prima ora ci sono delle verifiche. Alcuni genitori, che mi hanno scritto, utilizzano dei permessi lavorativi per accompagnare in orario i loro figli quando ci sono i compiti in classe».
I problemi nell’Alta Padovana non riguardano solo Busitalia. La professoressa Antonella Bianchini, dirigente dell’istituto di istruzione superiore Tito Lucrezio Caro di Cittadella, liceo con cinque corsi di diploma e 1.250 iscritti, alza la voce. «Da quest’anno è entrato in funzione il nuovissimo parcheggio scambiatore dove arrivano e partono i pullman scolastici a servizio delle scuole dell’area - continua la dirigente -.
I DATI
Gli iscritti al Caro che provengono dai tre Comuni attraversati dalla linea 106 sono in totale 81. Attualmente utilizzano il trasporto pubblico una cinquantina. «Penso che con l’arrivo dell’inverno il loro numero aumenterà. Negli anni scorsi, ho rilasciato circa 200 tra permessi permanenti d’ingresso posticipato e di uscita anticipata, per permettere l’utilizzo dei mezzi pubblici. Con l’apertura del parcheggio scambiatore ad oggi sono molti di meno. Spero che sia possibile risolvere la questione della linea 106, anche l’amministrazione comunale di Cittadella ha incontrato i vertici dell’azienda. Come istituti superiori il nostro ente di riferimento è la Provincia».
Per quanto riguarda l’azienda BusItalia, la dirigente segnala un particolare. «Dopo le 14, manca un pullman diretto che porti da Cittadella verso Grantorto e Gazzo, la destra Brenta. Se si riuscisse ad istituirlo sarebbe importante. Gli studenti ora vanno a Carmignano di Brenta, qui cambiano attendendo la linea dedicata». Nell’attesa dell’azione della Provincia, la dirigente insiste: «Se fosse possibile nel periodo scolastico un adattamento delle corse alle esigenze degli istituti sarebbe un beneficio per tutti».
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Il Gazzettino