Grande ritorno dei cinghiali, Colli Euganei devastati: appello di Coldiretti

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MONSELICE - Un nuovo appello di Coldiretti Padova affinché venga fermata la devastazione sui Colli Euganei ad opera dei cinghiali. La popolazione di cinghiali nella nostra regione ha ormai superato le 50 mila unità, nei soli Colli Euganei le 10 mila unità. I danni causati sono enormi: il loro valore è stimato almeno tre volte i 300 mila euro che annualmente vengono rimborsati agli agricoltori. E sui Colli il rischio è persino maggiore visto.

I MOTIVI
«In un contesto di desolazione generale legato all'emergenza sanitaria sembrano montati ad hoc i filmati sui social che riguardano intere famiglie di cinghiali a spasso per i centri abitati e nelle campagne - afferma Coldiretti - I piani di controllo in alcune province sono stati sospesi e le guardie ed ex forestali seguono le catture con i chiusini pur non potendosi muovere sul territorio». Attorno all'argomento ruota lo studio del professor Paolo Tarolli dell'Università di Padova, svolto in collaborazione con la stessa Coldiretti, che ha permesso per la prima volta di quantificare la quantità di suolo asportato dal passaggio dei cinghiali. «Le centinaia di misurazioni eseguite hanno confermato come il problema dei cinghiali riguardi l'ambiente dei Colli Euganei nel suo complesso e richieda un intervento continuativo ed efficace fa il punto Coldiretti - Con l'arrivo della primavera cresce la preoccupazione fra gli agricoltori ma anche fra chi vive e lavora nell'area collinare, perché è in gioco anche la sicurezza stradale».
I RISCHI

Continua Coldiretti: «In Italia a rischio non ci sono solo i raccolti resi più preziosi in questo momento dalla necessità di assicurare adeguate forniture alimentari con l'emergenza coronavirus, ma anche la sicurezza dei cittadini che in alcuni territori sono assediati dagli animali selvatici sull'uscio di casa. Una situazione aggravata dal fatto che con l'emergenza coronavirus spesso sono stati sospesi i servizi di contenimento e i selezionatori, chiusi gli ambiti territoriali di caccia e la polizia provinciale impegnata nei controlli stradali per la quarantena». Senza contare gli incidenti stradali causati dai cinghiali: ogni anno sono circa cento le denunce in tal senso. Non stupisce dunque l'esito dell'indagine Coldiretti/Ixè: oltre otto italiani su dieci (81%) pensano che l'emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti. Il 69% degli italiani ritiene che gli ungulati siano troppo numerosi, il 58% li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, il 75% anche un serio problema per le coltivazioni e per l'equilibrio ambientale. Tirando le somme, oltre sei italiani su dieci (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.
Camilla Bovo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino