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ROVOLON (PADOVA) - In sella al suo scooter era stato investito in pieno da un grosso cinghiale lungo via Pozzetto e aveva riportato danni materiali e fisici. Ad un anno dall'incidente la Regione ha risarcito il ragazzino. E la risoluzione della controversia è avvenuta senza l'avvio di una causa, ma in sede extragiudiziale senza l'intervento di un giudice. I genitori del minorenne, assistiti dall'avvocato Francesco Grasselli, hanno ottenuto un risarcimento proporzionato ai danni riportati dal figlio.
La vicenda
L'incidente era avvenuto la mattina del 10 dicembre del 2021 lungo la strada provinciale che collega la frazione di Bastia a Fossona di Cervarese Santa Croce. Una strada molto trafficata che corre sul piano campagna lasciandosi alle spalle il Monte Sereo. Ma, come sempre più spesso accade, i cinghiali che popolano i Colli Euganei scendono verso i centri abitati, si spingono più vicino ad abitazioni e strade principali come avvenuto alle 7.30 di quel venerdì mattina. Il ragazzo stava andando ad uno stage e, in sella al suo scooter, stava percorrendo la strada in direzione di Fossona: il grosso cinghiale ha attraversato la strada all'improvviso arrivando in corsa dall'area di campagna. L'impatto con il grosso ungulato è avvenuto in un punto in cui mai il sedicenne avrebbe immaginato di incontrarne uno. Il ragazzo, colpito in pieno, era finito dentro al fosso riportando alcune contusioni, e grossi danni aveva riportato il motorino. Sul posto quella mattina erano intervenuti i carabinieri di Bastia per i rilievi. In seguito all'incidente, causato da un animale selvatico, i genitori del minore si sono rivolti al legale per verificare la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni materiali e fisici subiti dal ragazzo. «Gli stessi si erano presentati sfiduciati poiché tutte le richieste di conoscenti e amici non erano andate a buon fine - spiega il legale - andando oltretutto a cozzare contro la burocrazia, con richieste di numerosi documenti e certificazioni, che spesso inducono a desistere nelle azioni dirette a tutelare i propri diritti nei confronti della pubblica amministrazione».
«Ho raccolto la documentazione necessaria - continua - ho sollecitato gli accertamenti peritali e medici e sono giunto a dimostrare la responsabilità della Regione per omessa custodia di fauna selvatica.
Il Gazzettino