Cina, vertice con sgarbo a Venezia: non si presenta alcun ministro italiano

Cina, vertice con sgarbo a Venezia: non si presenta alcun ministro italiano
Fossero poco sensibili all'etichetta, potrebbero anche sorvolare. Ma i cinesi sono attentissimi al galateo. Soprattutto quello istituzionale. E quel che è successo ieri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Fossero poco sensibili all'etichetta, potrebbero anche sorvolare. Ma i cinesi sono attentissimi al galateo. Soprattutto quello istituzionale. E quel che è successo ieri a Palazzo Ducale a Venezia, all'inaugurazione dell'Anno del Turismo 2018 Europa-Cina, rischia di finire negli annali degli incidenti diplomatici. Uno sgarbo che comincia con una defezione (il premier Paolo Gentiloni), che continua con una seconda defezione (l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri Federica Mogherini), poi con una terza (il ministro Dario Franceschini), fino all'affronto finale: l'improvviso forfait del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che solo pochi istanti prima dell'inizio della cerimonia ha comunicato di non poter partecipare. «Ammalato», è stato detto. Forse stava male per venire a Venezia, ma non così male per stare a Roma, nella sede di Forza Italia, a trovare un'intesa con gli alleati della Quarta Gamba.




È così che Qi Xuchun - che viene presentato come vicepresidente del Congresso nazionale dei rappresentanti del Popolo (il loro Parlamento) e vice primo ministro della Repubblica Popolare cinese - evidentemente risentito, alla fine della cerimonia ha alzato i tacchi. Niente foto di rito. E niente pranzo ufficiale. E la foto di gruppo come avviene al termine di ogni summit? Niente foto. E la firma del protocollo Italia-Cina per valorizzare non solo le grandi città ma anche i siti Unesco e le aree rurali italiane? «È stato firmato», assicura il sottosegretario Dorina Bianchi, anche se a sentire gli spifferi del Ducale pure quello stava saltando...
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino