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L’hanno spesso chiamata così, ancora quando il progetto era quello da un miliardo di euro. «Sarà un’autostrada», si diceva continuamente. E invece la nuova Sequals-Gemona sarà una strada mista. In poche parole, il tratto davvero autostradale sarà quasi soltanto quello - intersecato con la Gronda Nord di Pordenone - che arriverà fino allo svincolo di Spilimbergo.
Da lì alla connessione con l’autostrada (quella sì, vera e già esistente) A23 si proseguirà lungo un tracciato in parte già esistente. Quindi statale, gratuito, in poche parole ibrido. È la novità più importante che filtra dalla Regione. Più pregnante ancora rispetto al nuovo ponte di Dignano, al tracciato scartato e a quello invece selezionato.
LA SVOLTA
Meno costosa, meno impattante, ma anche “meno autostrada”. Il nuovo collegamento che unirà il Friuli Occidentale all’Austria arrivando fino al nodo di Osoppo-Gemona costerà meno non solo perché non attraverserà il Tagliamento nella zona collinare di Pinzano e Ragogna.
LA SOLUZIONE
Per la nuova Cimpello-Gemona, la porta verso il Nord Europa chiamata a migliorare anche le precarie condizioni della Pontebbana, si è pensato a una soluzione ibrida. E il primo snodo sarà quello di Dignano. Emerge infatti un nuovo dettaglio in merito al nuovo ponte sul Tagliamento, che non sarà a Nord bensì a Sud rispetto al paese in provincia di Udine. La strada, quindi, andrà poi ad utilizzare la galleria di Dignano, che oggi rappresenta - assieme alla variante - l’unica alternativa per i mezzi pesanti.
Successivamente, la strada che poi dovrà portare fino a Gemona passerà non lontano da Fagagna, attraversando un territorio formato principalmente da campagna. Si tratterà però di una strada simile alle nuove bretelle realizzate a Pordenone e a San Vito al Tagliamento.
In poche parole, il collegamento fino a Gemona non avrà passi carrai, non si potranno realizzare abitazioni con stradine collegate alla principale, non ci saranno rallentatori, si potranno realizzare solamente rotonde come intersezioni e i rettilinei saranno dotati di aree destinate alla sosta di emergenza. Ma non sarà comunque una vera autostrada. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino