Non legge il display perchè cieco: tre ore di coda in Oculistica all'Usl

foto di repertorio
ODERZO - Seduto, in paziente attesa che dalla reception dell'ambulatorio chiamassero la sua prestazione. Ma l'altoparlante non annuncia mai prenotazioni, così...

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ODERZO - Seduto, in paziente attesa che dalla reception dell'ambulatorio chiamassero la sua prestazione. Ma l'altoparlante non annuncia mai prenotazioni, così l'anziano, quasi cieco, che ieri mattina era in coda all'ambulatorio di Oculista, ha atteso più di due ore prima che qualcuno si accorgesse di lui. L'uomo aveva correttamente preso il biglietto con il numero della lista d'attesa ma, appunto, essendo cieco, non poteva vedere il tabellone sul quale scorrevano le cifre. L'anziano se ne stava quieto in attesa. Intorno alle 10.30 è arrivato un altro uomo, operato di cataratta, accompagnato dal figlio. «Mio papà racconta A.P. - è un gran chiacchierone e, dopo che gli avevano messo le gocce di atropina, in attesa di tornare in ambulatorio, si è messo a parlare con l'ipovedente. È stato così che abbiamo scoperto che stava aspettando da oltre 2 ore. Il poveretto non riusciva a vedere i numeri sul tabellone. Il segnale sonoro funziona soltanto per le visite, non per coloro che devono accedere per una prenotazione o per altre incombenze».


In effetti c'è un altoparlante dice a quale ambulatorio dirigersi per le visite. Ma non c'è nulla per le prenotazioni. «È una piccola cosa ma di quelle che fanno la differenza, soprattutto se una persona è anziana e presenta una disabilità seria come può essere la cecità o una capacità visiva ridotta prosegue A.P. -. Con papà abbiamo ricontrollato il biglietto dell'ipovedente con il nostro: come minimo, da quando l'aveva preso, dopo di lui saranno passate una trentina di persone. Siamo andati subito all'accettazione, segnalando la cosa. L'addetta è uscita e ha fatto accomodare l'uomo all'interno. A noi ha spiegato che un tempo c'era il segnale sonoro anche per le prenotazioni ma che poi è stato tolto, perchè creava confusione fra le persone che aspettavano. Non so che genere di confusione ci possa essere, considerato che nell'ambulatorio di Motta questo avviso sonoro c'è».


E l'utente segnala il problema. «Ammettiamo - conclude A.P. - che si sia voluta evitare la confusione, ma ci deve pur essere un modo per non lasciare nel dimenticatoio una persona, tanto più se anziana e con problemi di vista. Magari il personale può uscire di tanto in tanto a controllare». L'amziano è stato aiutato quasi per caso. E nessuno prima di A.P. ha avuto uno sguardo per l'ipovedente.
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Il Gazzettino