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La Sportful Dolomiti Race e quel sogno di ciclismo che il Covid aveva quasi cancellato. Oggi (domenica 20 giugno) alle 7 parte da Feltre una delle granfondo più dure d’Europa. Al via quasi 3 mila partecipanti con più o meno capacità da esprimere sui pedali, ma di sicuro con la stessa passione che li accomuna. Questo è il primo appuntamento nello stivale che raggruppa un così alto numero di persone da quando è stata dichiarata la pandemia mondiale con il Covid-19, un ritorno alla normalità non senza dimenticare sicurezza e riduzione ai minimi termini delle possibilità di contagio anche se le aperture maggiori sono ormai quasi a portata di mano.
I PARTECIPANTI
I numeri della Sportful Dolomiti Race? Nel pre Covid le griglie di partenza della granfondo feltrina raggruppavano 5 mila partecipanti, ridotti a 3 mila in questa edizione (la numero 26) che si può definire della ripartenza. Un’edizione che richiama i nomi più importanti del ciclismo tradizionale, ma anche atleti che in altri sport la storia l’hanno scritta e la stanno scrivendo. Sicuramente ha scritto pagine importanti del ciclismo il due volte iridato e oro olimpico Paolo Bettini che sarà affiancato dal ginnasta e signore degli anelli Jury Chechi (1 oro olimpico e 5 mondiali), il fondista Cristian Zorzi (1 oro mondiale e 1 oro olimpico), il campione di sci Manfred Moelgg (2 bronzi mondiali) e il campione del mondo di marathon mtb, Massimo De Bertolis. A questi si affianca il ciclista uzbeko Muragjan Khalmuratov che “userà” la corsa feltrina in preparazione ai giochi olimpici di Tokyo. Lo spettacolo di oggi e degli ultimi due giorni è stato confezionato seguendo le normative anti Covid.
MASSIMA SICUREZZA
A parlarne è il presidente del Comitato organizzatore, Ivan Piol: «È stato un lavoro faticoso, condizionato dai continui cambi di “colore” in cui veniva classificata la Regione Veneto. Il prodotto che la gente vede in questi giorni è stato di realizzato essenzialmente in meno di un mese, da quando cioè siamo arrivati in zona bianca. Abbiamo fatto tutto il necessario per evitare rischi di contagio: lo spostamento dell’Expo all’aperto, il contingentamento degli accessi al palaghiaccio dove quest’anno si consegnano solo i pacchi gara, la gestione del pasta party finale».
I PARTICOLARI
Per quanto riguarda il pasta party, Piol spiega che «il cibo verrà consegnato in sacchetti contenenti anche le bevande così da evitare qualsiasi contatto fra somministratore, atleta e pietanze.
Il Gazzettino