Chiudono altre due edicole in centro a Padova. Schiavon: «Non si può lavorare così, dopo 39 anni abbasso la serranda per sempre»

Corso Milano perde le sue due edicole. Pellizzari (Acc): «Padova deve garantire flussi importanti nel cuore della città»

Due edicole chiudono su corso Milano. In foto Massimiliano Pellizzari e Andrea Schiavon
PADOVA - Corso Milano in poco tempo perde le sue due edicole. La vigilia di Natale è stata l'ultima giornata con la serranda alzata per Andrea Schiavon, titolare da 39...

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PADOVA - Corso Milano in poco tempo perde le sue due edicole. La vigilia di Natale è stata l'ultima giornata con la serranda alzata per Andrea Schiavon, titolare da 39 anni dell'edicola di fronte all'ex hotel Plaza, mentre il 31 dicembre ha cessato l'attività anche il chiosco all'angolo fra corso Milano e via Dante, che dopo essere stato chiuso a fine giugno da Marino Bandiera era stato rilevato e riaperto ad agosto da Giuliano Ceccon, che però ha deciso di non proseguire l'attività nel 2023.

«Dopo 39 anni chiudo»

«Sono in pensione da un paio d'anni e ho deciso di abbassare la serranda per sempre, non possiamo più lavorare in queste condizioni perché non ne vale la pena. Il contratto con la Fieg (Federazione italiana editori giornali) non viene rinnovato da decenni - racconta Schiavon - Io avrei anche continuato dopo 39 anni di edicola, ma in questo contesto non si può. Quando ho rilevato il negozio, che mi è costato davvero moltissimo, vendevo solo giornali, poi 15 anni fa vedendo il calo delle vendite e degli introiti ho inserito cartoleria, Lotto e i vari giochi. Lo stipendio si riesce a ricavarlo, anche se non è certo esaltante a fronte dell'impegno e del numero di ore lavorate». La dura vita dell'edicolante, con sveglia alle 5 e chiusura a sera, scoraggia molti nell'intraprendere questo mestiere. Se si aggiunge la pesante concorrenza dell'online che sta trasformando le abitudini dei lettori e la carenza di aiuti statali al settore non è difficile spiegarsi la moria delle edicole. La chiusura, oltre a trovare il dispiacere di chi era solito frequentare la rivendita, colpisce molto Massimiliano Pellizzari, presidente dell'Associazione commercianti del centro (Acc).

L'amarezza

«Da parte dei commercianti del centro c'è grande affetto per Andrea, sin da subito un nostro associato ma soprattutto una persona affidabile, sempre impegnata anche a livello istituzionale per rivitalizzare Padova». Così il presidente ringrazia lo storico edicolante per i tanti anni di attività portata avanti con passione, ma coglie anche l'occasione per fare un bilancio sulle difficoltà delle attività commerciali del centro. «Siamo molto tristi perché si tratta dell'ennesimo punto vendita che chiude definitivamente. Queste chiusure mettono in luce un problema ineludibile per tutte le attività commerciali del centro storico: Padova deve trovare una soluzione per garantire flussi importanti nel cuore della città. La scarsità di parcheggi rende difficile arrivare in auto se non a prezzi esorbitanti e ciò scoraggia molti di coloro che vengono da fuori. Non basta dire che si costruiranno parcheggi interrati perché i commercianti hanno bisogno di sapere le tempistiche di realizzazione e anche le tariffe, che dovranno essere a buon mercato se vogliamo aumentare i flussi». 

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Il Gazzettino