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CHIOGGIA - «Il Comune pensa alla grande, ma trascura le piccole cose». Così la pensano i sottoscrittori di una lettera aperta indirizzata al sindaco Mauro Armelao, consegnata al protocollo da Giuliano Scarpa, titolare di un negozio di giocattoli e cartoleria di Corso del Popolo. «Molte mani hanno collaborato alla stesura del testo - commenta Scarpa -. Molti gli anziani che si reggono col bastone, i disabili, le mamme che spingono la carrozzina. Persone che reclamano semplicemente il diritto di camminare agevolmente lungo i marciapiedi, cosa resa sovente impossibile perché occupati da troppi tavolini da bar o ristorante collocati oltre il plateatico di spettanza. Che dire, poi, dei veicoli parcheggiati in divieto di sosta, addirittura lungo i bordi delle rive dove, in teoria, vige la rimozione forzata. Accade quindi che i pedoni si ritrovino costretti a camminare pericolosamente in mezzo alla strada, sfiorati da auto e scooter».
La protesta
I firmatari della lettera aperta reclamano quantomeno io rispetto dell'articolo 55 del Regolamento edilizio deliberato nel maggio 2021.
Ci auguriamo pertanto che il sindaco, la Giunta ed i tecnici possano farsene carico restituendo dignità a tanti cittadini svantaggiati. Non pretendiamo l'impossibile, nella consapevolezza del fatto che Chioggia è una realtà urbanisticamente assai complessa e difficile. Speriamo che Armelao, così come aveva promesso, possa davvero giungere al termine del proprio mandato potendosi vantare di aver lasciato la città in condizioni migliori rispetto a come l'aveva trovata». Per ora i firmatari della lettera sono una ventina, più alcune associazioni, ma si preannuncia già una petizione su questi temi da inviare successivamente al Comune.
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