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TORREGLIA – Una serata all’insegna delle eccellenze enogastronomiche e di un inconsueto connubio fra mare e Colli Euganei, quella che si è svolta sabato nei vigneti di Luvigliano di Torreglia dell’azienda vitivinicola Maeli, nelle Terre Bianche del Pirio. Un appuntamento che è stato organizzato in collaborazione con Terranostra Coldiretti Padova per presentare ufficialmente l’ostrica Clò, coltivata da Gianluca Aresu nella riserva di Ca’ Roman di fronte a Chioggia, e la cozza Mitilla di Lorenzo Busetto di Pellestrina, ai cui sapori sono stati abbinati i vini dall’azienda guidata da Elisa Dilavanzo. Il tutto accompagnato dalle bruschette di Ezio Marinato, già campione europeo e mondiale dei panificatori, e gustato da un centinaio di persone fra i filari della tenuta di venti ettari, in un’atmosfera suggestiva e rilassante, in una posizione in cui l’occhio spazia fino alla laguna di Venezia.
Il debutto ufficiale dell'ostrica Clò: tutte le caratteristiche dell'eccellenza gastronomica
Originale e accattivante anche la modalità pensata per la serata, con i partecipanti seduti su teli e coperte in tante piccole aree pic-nic fra le vigne.
La caratteristica principale dell’ostrica Clò risiede nei sedici mesi di maturazione nell’oasi di Ca’ Roman, ricca di alghe che le donano particolari note aromatiche. Altra eccellenza protagonista, la cozza Mitilla di Pellestrina, nota per il particolare processo che ha origine sin dalla selezione del seme della cozza e dal diradamento degli allevamenti di mare. Un procedimento simile a quello che si segue per il vino quando viene ridotto il numero delle gemme, mediante la potatura, per ottenere un prodotto di qualità. Sia Clò che Mitilla hanno visto il loro “debutto” alla Sagra del Pesce di Chioggia. Mitilla nel 2019, dove il “creatore” Lorenzo Busetto l’ha fatta conoscere per poi promuoverla alla Regata Storica di Venezia, oltre che in programmi televisivi e manifestazioni gastronomiche attraverso la Penisola.
L’ostrica Clò ha invece dovuto attendere la fine del lockdown per approdare alla Sagra di quest’anno, dov’è stata addirittura citata dal governatore Luca Zaia nel suo discorso di inaugurazione dell’evento. Sono stati necessari due anni di sacrifici e impegno perché Aresu riuscisse ad arrivare a una produzione di 30 quintali di ostriche. Un risultato mai raggiunto precedentemente in laguna, nonostante altri allevatori di molluschi avessero battuto la stessa strada. Ora è stata la volta dell’appuntamento di Luvigliano per contribuire ad estenderne la conoscenza al pubblico. “Rispetto alla cozza Mitilla, già molto nota e apprezzata, per l’ostrica Clò quella organizzata a Luvigliano è di fatto la vera e propria uscita ufficiale e siamo particolarmente orgogliosi di averla ospitata – sottolinea ancora Elisa Dilavanzo -; è un evento sul quale abbiamo scommesso con fiducia. Noi di Maeli sosteniamo e crediamo nelle eccellenze locali e venete, non solo enogastronomiche, ma anche culturali e artistiche”.
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