Idroambulanza arriva ma s'incaglia sulla rete di un pescatore davanti all'ospedale

Idroambulanza s'incaglia su una rete gettata davanti all'ospedale
CHIOGGIA - Quando un’ambulanza arriva a sirene spiegate, il codice di comportamento (ma anche quello della strada) impone una condotta precisa: le auto si fermano e agli...

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CHIOGGIA - Quando un’ambulanza arriva a sirene spiegate, il codice di comportamento (ma anche quello della strada) impone una condotta precisa: le auto si fermano e agli incroci si ridisegnano le precedenze, tutto in favore della condizione d’emergenza. Ovviamente, tra le regole c’è anche quella che non è proprio il caso di parcheggiare davanti all’ingresso del pronto soccorso, o di intralciare l’accesso con qualsiasi cosa possa dar fastidio o far perdere tempo. Questo per il trasporto su gomma, lo stesso dovrebbe essere per quello acqueo. Ma evidentemente, a Chioggia, qualche pescatore ha pensato bene di buttare le proprie reti davanti al pontile dell’ospedale. Morale: idroambulanza del 118 (con paziente a bordo) incagliata e vigili del fuoco costretti per concludere il trasferimento del ferito in ospedale.  

LA DINAMICA
Fortuna ha voluto che quel paziente non fosse in condizioni critiche. Un anziano che si era rotto il femore a Pellestrina, ieri pomeriggio intorno alle 15, visitato in pronto soccorso sul posto nel presidio locale. Dopo una prima medicazione, però, era chiaro che fosse più prudente portare l’uomo a Chioggia, per un controllo ed eventuale ricovero in ortopedia. L’idroambulanza, però, a circa tre metri dal pontile dell’ospedale, si è arenata. Incagliata su quelle reti, non riusciva a muoversi e quindi è scattata la richiesta di aiuto ai vigili del fuoco. I pompieri sono arrivati immediatamente in supporto con il loro motoscafo e con il nucleo sommozzatori. La prima squadra ha preso in carico il paziente per fargli fare quei tre metri che mancavano per raggiungere il pontile. I sommozzatori, invece, si sono immersi per sbrogliare le eliche paralizzate dalle reti. Se al posto di un intervento di lieve entità, ci fosse stata un rientro in codice rosso, di quelli in cui anche una manciata di secondi può fare la differenza tra la vita e la morte, l’epilogo di questa vicenda avrebbe potuto essere decisamente peggiore. E che a causarlo sia stata la leggerezza di qualcuno che ha pensato di utilizzare la darsena di un ospedale come riserva di pesca ha effettivamente dell’incredibile. 
L’APPELLO

Questo episodio, che in questo caso specifico non ha comportato conseguenze per il paziente che veniva trasportato, come ha tenuto a precisare ieri la direzione sanitaria della Ulss 3, ha evidenziato la necessità di fare ulteriore chiarezza sul punto. Tanto che dall’ospedale, ora, si rivolge un appello a tutti i pescatori locali: «Per la sicurezza di tutti - raccomanda la direzione dell’Ulss - non pescate né gettate reti da pesca nell’area vicina al pontile del Pronto soccorso di Chioggia».
D.Tam.
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Il Gazzettino