Chioggia. Ex marinaio Actv schiavo della droga: sfascia la casa dei genitori che non gli danno i soldi

Chioggia. Ex marinaio Actv schiavo della droga: niente soldi, sfascia la casa dei genitori
CHIOGGIA - Voleva i soldi per la droga, ma i genitori, estenuati da anni di richieste, gli hanno detto di no. E lui, per sfogarsi, ha distrutto la casa, gettando in strada mobili...

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CHIOGGIA - Voleva i soldi per la droga, ma i genitori, estenuati da anni di richieste, gli hanno detto di no. E lui, per sfogarsi, ha distrutto la casa, gettando in strada mobili e suppellettili, ha minacciato con un coltello e picchiato carabinieri e poliziotti, intervenuti per fermarlo, ha sfasciato una macchina della polizia e, quando lo hanno bloccato e portato al pronto soccorso, ha continuato ad inveire ed agitarsi, tanto che, per oltre quattro ore, non c'è stato modo di sedarlo. E' una vicenda dove tutti sono vittime, quella che ieri, verso le 15, ha avuto la sua ultima (per ora) puntata, in calle Piva, nel centro storico di Chioggia. Vittime i genitori del 42enne S.F. che, da oltre dieci anni, sono vessati dalle continue richieste di denaro. Il figlio («bravissimo ragazzo» a detta di chi lo conosceva prima) aveva un lavoro sicuro come marinaio all'Actv, fino a quando non ha incontrato qualcuno che ha lucrato sulle sue debolezze.

 
La droga lo ha portato a trascurare il lavoro, ad essere via via demansionato, sino a quando, tra comunità e arresti, è rimasto a casa. Le sue crisi sono ben note alle forze dell'ordine intervenute diverse volte in quella casa e anche ieri - alle richieste disperate dei genitori, pesantemente minacciati, ma non picchiati, dal figlio - sono arrivati i carabinieri e, in supporto, la polizia di Stato.

L'ARRESTO
Lui, che già aveva gettato di tutto dalla finestra, ha continuato a buttare roba, compresa una pesante mazzetta per pestare la carne, contro i militari e, ad un certo punto, è anche sceso in strada. Con un coltello di trenta centimetri ha cercato di colpire i carabinieri, senza riuscirci, ma con altri oggetti lanciati contro di loro ne ha colpito uno all'avambraccio, forse spezzato, e procurato varie contusioni a un altro.
Gli operanti, vittime anche loro di una situazione apparentemente irrisolvibile, non avevano altra scelta che allontanare tutti e cercare di tenerlo sotto controllo fino a quando non si fosse esaurita la sua rabbia. Poi, con una sbarra di ferro, il 42enne si è accanito contro una macchina della Polizia, rompendo finestrini e ammaccando la carrozzeria. Si stava anche ferendo con i pezzi di cristallo che volavano tutt'intorno e i poliziotti lo hanno caricato e gettato a terra. Un vero e proprio corpo a corpo, con botte date e botte prese, testimoniate da un video diffuso in rete, e, alla fine, dopo quasi un'ora dall'inizio dell'intervento, il trasferimento dell'uomo al pronto soccorso, dove ha ripreso ad agitarsi, rifiutando il tso.

LE REAZIONI

«Dovete darci il taser ribadisce Mauro Armelao, responsabile del sindacato Fsp Veneto altrimenti ci troveremo sempre a dover fermare a mani nude persone prive di ogni controllo. E a contare feriti ogni giorno».
Diego Degan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino