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CHIOGGIA - «Hai fatto prendere paura a mia figlia». Sono state queste le parole con cui un uomo, dell'apparente età di circa 60 anni, ha apostrofato un autista della Linea 80 di Arriva Veneto, prima di prenderlo a schiaffi e pugni, mercoledì scorso, alla fermata di Piazza Europa, dove il bus si era appena fermato e prima ancora che l'autista riuscisse a scendere a terra. Il fatto non si è risaputo immediatamente, ma è stato reso noto, alcuni giorni dopo, sul blog Chioggia Azzurra. L'aggressore era accompagnato da altre due persone, tra le quali, probabilmente, c'era la figlia "spaventata" che assisteva all'azione vendicativa del padre, non è chiaro con quale possibile soddisfazione. Il sessantenne, un chioggiotto a giudicare dall'inflessione con cui ha detto le sue poche parole, ha malmenato l'autista e, quindi, se n'è andato orgoglioso, probabilmente, di aver fatto valere le sue ragioni. Nessuno è intervenuto a difesa dell'autista, visto che la fermata di pazza Europa fa da capolinea della corsa e i passeggeri erano tutti scesi, immediatamente prima che salissero i tre individui, e si erano allontanati per proprio conto.
LA RICOSTRUZIONE
Ma cos'era stato a scatenare la rabbia dell'aggressore e lo spavento della figlia? Stando a quanto avrebbe riferito l'autista aggredito, pochi minuti prima, era stato lui, alla rotonda di Ridotto Madonna, a suonare il clacson per "avvisare" un'auto proveniente dalla Romea, che non gli aveva dato la precedenza, costringendolo a una brusca sterzata per evitare l'incidente.
Il Gazzettino