Colpito dal virus della zanzara tigre Allarme Ulss: «Rischio diffusione»

Colpito dal virus della zanzara tigre Allarme Ulss: «Rischio diffusione»
MONTAGNANA - La chikungunya sbarca nella Bassa Padovana e scatta il piano antizanzare: nel territorio dell'Ulss17 è stato curato nei giorni scorsi un paziente colpito dalla...

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MONTAGNANA - La chikungunya sbarca nella Bassa Padovana e scatta il piano antizanzare: nel territorio dell'Ulss17 è stato curato nei giorni scorsi un paziente colpito dalla malattia tropicale, che viene trasmessa tramite la puntura della zanzare tigre.


Il malato, del quale non sono state rese note le generalità per motivi legati alla privacy, è stato seguito dall'azienda sanitaria locale e ora sta bene. Ma il dipartimento di prevenzione sanitario locale ha diramato un allarme ai Comuni. «Abbiamo seguito questo singolo caso - conferma il dottor Antonio Ferro, responsabile del dipartimento dell'Ulss17 - il paziente sta bene e non ci sono problemi, ma la statistica non ci permette di escludere del tutto che una zanzara abbia punto il malato, trasformandosi quindi nel vettore di diffusione del virus. Abbiamo diramato la segnalazione alle amministrazioni comunali, alle quali peraltro raccomandiamo da sempre di eseguire approfonditi piani antizanzare nei rispettivi territori».

«Le recenti condizioni meteorologiche - spiega il vicesindaco, Claudio Arzenton - hanno portato grandi quantità di pioggia nel nostro territorio, con il dilavamento dei siti che avevano già subito i primi trattamenti di disinfestazione e che ora necessitano di essere trattati nuovamente». L'aumento delle temperature favorisce la crescita della popolazione dei fastidiosi insetti. «E di conseguenza - avverte Arzenton - l'aumento dei rischi di insorgenza di nuovi casi di malattie trasmesse da questi vettori». L'Amministrazione ha quindi dato il via a una serie di interventi larvicidi su pozzetti, caditoie stradali e aree pubbliche. Nel mirino sono finiti anche boschetti e zone alberate. «Per limitare la diffusione della zanzara tigre - sottolinea il vicesindaco - è necessario però il coinvolgimento di tutti i cittadini attraverso semplici azioni quotidiane. Invito i montagnanesi ad evitare l'abbandono definitivo o temporaneo di contenitori di qualsiasi natura nei quali possa raccogliersi acqua piovana, ma anche a evitare di lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni d'acqua per più giorni».


Bisogna poi tener pulite le grondaie e svuotare i sottovasi per evitare in qualsiasi modo la presenza di acqua stagnante. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino