Chiara Ferragni, Safilo interrompe l'accordo per la collezione di occhiali: «Violazione di impegni contrattuali»

Chiara Ferragni, Safilo interrompe l'accordo di licenza per la collezione di occhiali da sole: «Violazione di impegni contrattuali»
PADOVA - Un'altra tegola per Chiara Ferragni. Dopo il caso pandoro, Safilo Group, azienda padovana specializzata nell'occhialeria made in Italy,...

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PADOVA - Un'altra tegola per Chiara Ferragni. Dopo il caso pandoro, Safilo Group, azienda padovana specializzata nell'occhialeria made in Italy, ha comunicato l'interruzione dell'accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni Eyewear La marchio Chiara Ferragni.

Questo «a seguito - si legge in una nota della società - di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio».

Il caso pandoro

Nei giorni scorsi l'Antitrust aveva sanzionato società riconducibili all'influencer per oltre un milione e Balocco per 420 mila euro per pratica commerciale scorretta, poiché - secondo l'Autorità - avevano fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro "griffato" Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino.

Dopo 48 ore di silenzio l'influencer si è scusata con i quasi trenta milioni di follower con un video postato su Instagram. Nel reel diventato virale, Chiara ammette di aver «commesso un errore di comunicazione e si dice dispiaciuta per non aver vigilato abbastanza». L'imprenditrice digitale poi annuncia che donerà un milione di euro all'ospedale torinese. Il video, riprodotto oltre 37milioni di volte, con 1 milione e 400mila like, ha diviso gli utenti tra chi crede nella buona fede della moglie di Fedez e chi invece pensa che si trattino di lacrime di coccodrillo. Intanto, la tuta da 600 euro indossata da Chiara nel filmato è andata sold out in tutti i suoi colori.

Le uova di Pasqua griffate

Subito dopo il caso pandoro, si è aperta anche una querelle sulle uova di Pasqua solidali brandizzate Chiara Ferragni. Ma Franco Antonello, il fondatore dell'associazione i Bambini delle Fate a cui è stata devoluta la somma in denaro, ha fatto chiarezza sull’operazione: «Abbiamo ricevuto 36mila euro dall’azienda dolciaria. Poi Chiara Ferragni ha fatto una donazione spontanea e personale all’associazione di 40mila euro». 

Sostenitori e detrattori

A sollevare il caso pandoro era stata lo scorso anno Selvaggia Lucarelli, che ora commenta: «La beneficenza di Chiara Ferragni e Fedez? Comprano la reputazione a favore di telecamera». A difendere la coppia di City Life, è scesa in campo Donatella Versace: «Di cosa deve scusarsi Chiara? Lei e Fedez hanno fatto tanta beneficenza, sono un esempio per l'Italia».
Ad attaccare l'imprenditrice digitale anche i due comici Pio e Amedeo: «Oggi si può comprare la dignità e costa un milione».
Intanto, sotto al video di scuse sono tanti i volti noti che hanno lasciato anche solo un'emoticon per sostenere Chiara, da Luca Argentero ad Alessia Marcuzzi. E l'ex moglie di Eros Ramazzotti, Marica Pellegrinelli commenta: «Ti auguro di trovare la forza per uscire da questo momento di tensione e che tu e la tua famiglia possiate passare un Natale sereno e gioioso».

Silenzio social

Dal giorno delle scuse Chiara Ferragni non ha più postato nulla sui suoi profili. Anche Fedez, dopo i primi sfoghi social per difendere la sua reputazione e quella della moglie, si è trincerato dietro il silenzio. Nessun video dei piccoli Leone e Vittoria, diventati in questi anni i nipotini d'Italia. Il rischio che il caso si ingrandisca, con una conseguente fuga degli sponsor, è concreto. Così in casa Ferragnez in questo momento la parola d'ordine è prudenza. Intanto, nonostante un'emorragia di follower, i suoi oltre 29milioni di seguaci resistono.

 

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Il Gazzettino