MUGGIA - Il sindaco Laura Marzi ha firmato stamane l'ordinanza di revoca dei divieti di cui era stata protagonista l’area del rio Ospo. L'allarme era scattato a...
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Il divieto ha riguardato tutte le aree corrispondenti al letto del torrente Rio Ospo, i suoi argini, le aree immediatamente adiacenti utilizzate a scopi diportistici fino alla foce, comprendendo altresì le aree del parco urbano denominato “Rio Ospo” e le aree interrate del “Molo Balota” e che ora viene a decadere grazie alla revoca dell’ordinanza sindacale alla luce del fatto che - si legge nel documento «da tempo non si segnalano rinvenimenti di avifauna morta o malata nelle aree circostanti il comprensorio comunale afferente il letto del Rio Ospo, i suoi argini, le aree limitrofe utilizzate a scopi diportistici fino alla foce e le aree interrate del “Molo Balota” da parte di cittadini o residenti o Enti preposti al controllo territoriale della Vigilanza Faunistica e Venatoria in primis il Corpo Forestale dello Stato» e «visto che, in considerazione dell’abbassamento delle temperature e dell’aumento della piovosità con il conseguente certo ricambio delle acque del torrente Rio Ospo, non sussistono più le condizioni ambientali che hanno favorito lo sviluppo della neurotossina botulinica negli animali acquatici ed in quelli che su di essi basano il loro ciclo alimentare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino