L'Act: «La cessione del quinto dello stipendio è un imbroglio»

L'Act: «La cessione del quinto dello stipendio è un imbroglio»
ROVIGO - Il bacino di soldi ammonta a milioni di euro, come pure sono migliaia i clienti che hanno chiesto la cessione del quinto dello stipendio o della pensione per accedere ad...

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ROVIGO - Il bacino di soldi ammonta a milioni di euro, come pure sono migliaia i clienti che hanno chiesto la cessione del quinto dello stipendio o della pensione per accedere ad un finanziamento pagando più del dovuto.

Stando agli ultimi dati disponibili, ogni anno l’importo finanziato con le cessioni del quinto (cioè erogato al consumatore) ammonta a circa 5 miliardi. Il montante (cioè l'importo erogato maggiorato di interessi, commissioni, spese ecc.) ammonta a circa 6,5 miliardi.
Fino a giugno 2011 (ovvero prima che entrasse in vigore la nuova disciplina sul credito ai consumatori) diversi intermediari (banche e società finanziarie) non hanno restituito costi commissionali ed oneri assicurativi non maturati nei casi di estinzione anticipata del contratto di finanziamento.
Secondo le stime ci sarebbero circa 260.000 finanziamenti l'anno che hanno ad oggetto commissioni in larghissima parte non rimborsate. Importi che vanno da 500 euro fino a 15 mila euro.
E questa è solo la punta dell’iceberg delle molteplici irregolarità che arrivano a configurare anche tassi da usura.
Ad occuparsi di numerosi casi è l’Associazione consumatori “Tutelati”, la prima associazione nata in Italia (con sede a Rovigo e delegati in quasi tutte le regioni d'Italia) specializzata in recuperi nelle cessioni del quinto.
“Ottenere la restituzione integrale delle commissioni e dei costi non maturati fino alla scadenza del contratto, cosi come verificare oneri a carico della clientela sproporzionati al limite dell’usura è possibile – spiega l’avvocato Paolo Mercuri vicepresidente di “Tutelati”– Abbiamo ricevuto numerose richieste di intervento, solo in Veneto si stima ci siano oltre 15 mila casi, almeno mille a Rovigo. Ma sono migliaia le persone che hanno subito una lesione dei loro diritti. Nel silenzio informativo, Banche e Società Finanziarie confidano nella prescrizione delle richiesta dei rimborsi e dei risarcimenti”.

“L’obiettivo dell’Associazione consumatori “Tutelati” è far conoscere il sistema nella sua parte illecita – spiega il presidente dell'Associazione Nicola Dosso – Stiamo parlando di una lesione dei diritti di persone che già sono in fascia debole. Chi chiede un prestito, come la cessione del quinto dello stipendio, nella maggior parte dei casi si è già visto respingere diverse richieste di finanziamento e per questo si trova in grosse difficoltà economiche. Qui stiamo parlando di colossi finanziari e bancari che nel corso degli anni, nella poca chiarezza normativa, hanno approfittato della loro posizione dominante”.

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Il Gazzettino