Cervo in paese alla ricerca d'acqua. Polemica sui social per la richiesta d'intervento: «Chi ha telefonato non sa come vive l'animale selvatico»

L'animale stava mangiando l'erba tranquillamente nel suo habitat

Cervo a spasso per Polcenigo
POLCENIGO - La siccità non significa solamente colture a rischio. La mancanza di acqua è un problema importante anche per gli animali selvatici, costretti a scendere...

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POLCENIGO - La siccità non significa solamente colture a rischio. La mancanza di acqua è un problema importante anche per gli animali selvatici, costretti a scendere a valle per trovare un luogo dove potersi dissetare. Accade in tutta la montagna e pedemontana pordenonese, dove viene segnalata la presenza di cervi piuttosto che di altri ungulati in luoghi dove solitamente non si vedevano. L'ultimo episodio, che ha fatto poi discutere, è accaduto ieri mattina a Polcenigo, nella piazza centrale attraversata dal fiume Livenza: ma la mancanza di precipitazioni ha ridotto il letto del corso d'cqua a una strada di sassi e ciotoli. L'animale, un esemplare di cervo, è arrivato fino in paese seguendo proprio quel sentiero dove solitamente il verde dell'acqua la fa da padrone. Qualche passante si è affacciato dal ponte e ha notato l'animale che, peraltro, stava tranquillamente mangiando dell'erba, e ha chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Probabilmente segnalando un cervo in difficoltà. Timore che non era giustificato, visto che l'animale «era a casa sua - come ha scritto un utente senza risparmiare termini accesi su Facebook - e qualche (...) ha chiamato i pompieri perchè non sa (...) di come vive un animale selvatico». Un post al quale sono seguiti i commenti di altre persone, tutte allineate con il pensiero del polcenighese.


L'INTERVENTO
I vigili del fuoco sono ovviamente intervenuti, perchè nel momento in cui si segnala la presenza di un animale selvatico in potenziale pericolo, il loro compito è di fare il possibile per salvarlo. Una volta giunti sul posto i pompieri lo hanno "accompagnato" in una zona più aperta e lontano da occhi poco consapevoli di alcuni curiosi. Una scena che ha destato curiosità e ironia tra i polcenighesi che questi animali li conoscono bene. «Alla sera arrivano fino al convento - racconta l'ex sindaco Mario Della Toffola - e, come mi è stato riferito, l'area si riempie di cervi e caprioli. La sorgente del Gorgazzo è in secca e loro scendono a valle perchè cercando l'acqua. Ma sanno ritrovare senza alcun problema la strada del bosco». Solitamente, infatti, si muovono soprattutto quando c'è buio per questo quel cervo nel letto del fiume che attraversa il centro del paese ha destato curiosità e timore.


L'EMERGENZA


La siccità è un'emergenza, come segnalano anche i pescatori che ieri hanno partecipato all'apertura della pesca alla trota dopo aver trovato fiumi, torrenti e rogge a bassi livelli da record. E basta passeggiare tra le stradine del borgo di Polcenigo per rendersi conto di cosa significhi la mancanza di precipitazioni: l'acqua blu e verde che regalava un paesaggio da fiaba al Gorgazzo ora è solo un ricordo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino