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POLCENIGO - La siccità non significa solamente colture a rischio. La mancanza di acqua è un problema importante anche per gli animali selvatici, costretti a scendere a valle per trovare un luogo dove potersi dissetare. Accade in tutta la montagna e pedemontana pordenonese, dove viene segnalata la presenza di cervi piuttosto che di altri ungulati in luoghi dove solitamente non si vedevano. L'ultimo episodio, che ha fatto poi discutere, è accaduto ieri mattina a Polcenigo, nella piazza centrale attraversata dal fiume Livenza: ma la mancanza di precipitazioni ha ridotto il letto del corso d'cqua a una strada di sassi e ciotoli. L'animale, un esemplare di cervo, è arrivato fino in paese seguendo proprio quel sentiero dove solitamente il verde dell'acqua la fa da padrone. Qualche passante si è affacciato dal ponte e ha notato l'animale che, peraltro, stava tranquillamente mangiando dell'erba, e ha chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Probabilmente segnalando un cervo in difficoltà. Timore che non era giustificato, visto che l'animale «era a casa sua - come ha scritto un utente senza risparmiare termini accesi su Facebook - e qualche (...) ha chiamato i pompieri perchè non sa (...) di come vive un animale selvatico». Un post al quale sono seguiti i commenti di altre persone, tutte allineate con il pensiero del polcenighese.
L'INTERVENTO
I vigili del fuoco sono ovviamente intervenuti, perchè nel momento in cui si segnala la presenza di un animale selvatico in potenziale pericolo, il loro compito è di fare il possibile per salvarlo.
L'EMERGENZA
La siccità è un'emergenza, come segnalano anche i pescatori che ieri hanno partecipato all'apertura della pesca alla trota dopo aver trovato fiumi, torrenti e rogge a bassi livelli da record. E basta passeggiare tra le stradine del borgo di Polcenigo per rendersi conto di cosa significhi la mancanza di precipitazioni: l'acqua blu e verde che regalava un paesaggio da fiaba al Gorgazzo ora è solo un ricordo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino