Grosso cervo si barrica dentro un negozio nella zona vip di Cortina Foto Video

CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO) - Panico a Cortina per un cervo, un esemplare di 4-5 anni, di qualche quintale che, girovagando per la città, è rimasto chiuso...

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CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO) - Panico a Cortina per un cervo, un esemplare di 4-5 anni, di qualche quintale che, girovagando per la città, è rimasto chiuso all'interno di un negozio di abiti, nell'area dello shopping vip. L'animale si era intrufolato nel negozio, specializzato in abiti tirolesi, mentre la commessa si era assentata il tempo necessario per preparare un allestimento.

 
Per precauzione la zona di Largo delle Poste è stata interdetta alla circolazione. Il cervo era stato avvistato prima che entrasse nel negozio di fronte alla cooperativa, era spaurito. E non si tratta neppure del primo avvistamento di ungulati nel cetro di Cortina, appena qualche mese fa erano stati segnalati in cimitero (VIDEO). Sul posto i carabinieri e la polizia provinciale che hanno tentato invano di allontanare l'animale.
 

Il grosso cervo prima ha percorso trotterellando Corso Italia, il "liston" di Cortina, poi si è infilato in un negozio di abiti, approfittando della disattenzione di una commessa. Ha messo in allarme per tre ore il centro pedonale della località ampezzana, fatto transennare d'urgenza. Un cervo adulto, di 4-5 anni e 150 chili di peso finito letteralmente con le corna nello stand di vestiti tirolesi esposto nel negozio di Giovanna Strazzacappa, in Largo Poste. L'animale è stato sedato con l'intervento del veterinario e riportato nel bosco dove è stato liberato. «Avevo appena aperto le saracinesche, mi sono spostata verso l'altra vetrina, sul retro, per poi entrare in negozio - racconta la commessa, Veronica Gaspari -. Un passante, visibilmente emozionato, mi ha gridato di non farlo, perché era appena entrato un grosso cervo con le corna».

All'inizio Veronica ha pensato a uno scherzo. «L'ho mandato a quel paese, pensando mi prendesse in giro, invece era vero - dice -. E non potevo neppure chiamare, perché la borsetta con il telefono era all'interno e io di certo non sarei mai entrata. Ci hanno pensato i cittadini che erano lì in piazza». In pochi minuti Largo Poste si è riempito di gente: sono arrivati poliziotti del vicino commissariato, carabinieri, polizia locale, soccorso alpino Sagf della finanza, sanitari del Suem 118 di Pieve di Cadore, operatori della Croce bianca. Infine la polizia venatoria provinciale, con il veterinario.


Il cervo, spaesato e in uno stato di visibile agitazione, è stato sedato colpendolo al fianco con una siringa. Poi si è dovuto attendere che il narcotico facesse effetto. Solo quando ci si è assicurati che fosse profondamente addormentato è stato sollevato di peso e portato fuori dai cacciatori della locale riserva, che lo hanno caricato su un carrello per il trasporto delle carcasse di animali. Scortato da due auto della polizia provinciale, il cervo è stato portato nel bosco e liberato, dopo un controllo del veterinario Maurizio Stefani. In pochi balzi è scomparso tra gli alberi. Non è la prima volta che un cervo fa la sua comparsa a Cortina, ma mai si era avvicinato così tanto al centro abitato. Secondo la Polizia Provinciale, la sua presenza potrebbe essere spiegata dal particolare periodo dell'anno, l'inizio dell'autunno, che coincide con il momento dell'accoppiamento. La scorsa primavera un intero branco era stato filmato a ridosso del cimitero, mentre cinque anni fa il freddo aveva spinto un esemplare a rifugiarsi, tra vacche e polli, nella stalla dell'allevatore Stefano Ghedina.


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Il Gazzettino