VENEZIA - È stato riascoltato ieri in Procura il professionista veneziano massacrato di botte nel 2014 da Dake Haziraj e da un complice. Si tratta di un'indagine...
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La sera del 20 luglio del 2014 il professionista era solo di passaggio davanti a quel negozio di pasta da asporto di Castello quando è stato aggredito da due dipendenti del locale senza alcun motivo, se non quello, forse, di allenarsi al combattimento. «Erano addestrati già due anni e mezzo fa - spiega il 53enne riferendosi all'inchiesta della Procura - si stavano allenando. Mi hanno massacrato e rovinato la vita». Il professionista ha ricordato ancora che quella sera di luglio, uscito dalla messa del Redentore assieme alla figlia di 20 anni, è stato aggredito da due dipendenti del locale che indossavano la maglietta nera. «Mi hanno sfondato le ossa della faccia e del cranio. Decine di colpi sulla nuca sotto gli occhi di mia figlia che urlava «Non uccidete mio papà!». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino