Consigliere comunale di 60 anni stroncato dalla Sla in appena otto mesi

Lorenzo Baracco
CAVARZERE - Stroncato dalla Sla in meno di otto mesi. E’ morto così, all’alba di ieri, all’ospedale di Chioggia, dove era ricoverato da oltre due mesi,...

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CAVARZERE - Stroncato dalla Sla in meno di otto mesi. E’ morto così, all’alba di ieri, all’ospedale di Chioggia, dove era ricoverato da oltre due mesi, Lorenzo Baracco, consigliere comunale in carica della compagine che sostiene il sindaco Henri Tommasi. Ed è stato lo stesso Tommasi a dare il primo annuncio pubblico della sua scomparsa: «Una notizia che suscita in me ed in tutti noi un grande dolore. Ricordiamo il suo animo generoso, la sua grande correttezza, il suo impegno concreto ed umile al servizio della nostra città. Ci mancheranno la sua saggezza e la sua attenzione ai problemi, la sua capacità di sdrammatizzare i problemi senza banalizzarli. Ci stringiamo in un grande abbraccio ai suoi cari. Ciao Lorenzo e grazie di tutto».

Baracco aveva solo 60 anni. I primi sintomi della malattia, un certa difficoltà a camminare, li aveva avvertiti sul finire dell’estate scorsa e le visite a cui si era subito sottoposto avevano dato quell’esito infausto: sclerosi laterale amiotrofica, una malattia neurodegenerativa che porta alla paralisi progressiva dei muscoli. Lorenzo Baraccco era ragioniere, aveva iniziato la sua carriera nella mitica Americanino e attualmente lavorava come impiegato amministrativo in una lavanderia della zona industriale ma, di fatto, era il “direttore” dell’azienda, di cui seguiva tutte gli aspetti funzionali e produttivi. Il suo carattere socievole e disponibile, accompagnato dalla competenza e dalla serietà con cui prendeva i compiti che gli venivano assegnati, ne facevano una persona stimata da tutti i colleghi di lavoro e un prezioso trait d’union con la proprietà.

Aveva mantenuto, negli anni, l’impegno politico manifestato fin da giovane: sempre a sinistra, prima con il Pci, poi con Sinistra e Libertà (Sel), infine con Sinistra Italiana. C’è chi lo ricorda alle feste dell’Unità come una presenza fissa, nei fine settimana, alla cassa del ristorante, dove esplicitava la sua capacità di “far di conto”. Era stato consigliere comunale già due volte, con il Pci, e attualmente nella lista “Si-amo Cavarzere” del sindaco, per la componente Sel, era al suo terzo mandato. Nel 2018 l’episodio politico che, probabilmente, più lo aveva addolorato: la rottura con il partito di provenienza, le cui critiche nei confronti di un certo “immobilismo” di Tommasi, Baracco e gli altri due esponenti di Si in consiglio non condividevano. Ieri, però, anche il circolo di Si lo ha salutato pubblicamente ricordando i “decenni di militanza politica trascorsi insieme”. Baracco lascia la moglie, Patrizia, i figli Ivan e Lisa. I funerali si svolgeranno sabato, alle 10, in Duomo. In quell’orario sarà decretato il lutto cittadino.

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Il Gazzettino