Megacentro davanti al Catajo, il Consiglio di Stato mette lo stop

Una manifestazione al Catajo
DUE CARRARE - Le organizzazioni del commercio cantano vittoria. Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine sulla vicenda dell'ipercentro che doveva sorgere davanti al...

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DUE CARRARE - Le organizzazioni del commercio cantano vittoria. Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine sulla vicenda dell'ipercentro che doveva sorgere davanti al Catajo.

Anni di battaglie

«Dopo anni di battaglie – sottolinea il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – di presìdi, di manifestazioni, di speranze e di delusioni, il Consiglio di Stato chiude una vicenda che ha visto l’Ascom Confcommercio sempre in prima linea nel mobilitare i propri associati a sostegno di alcuni principi fondamentali: stop al consumo di suolo, stop a nuovi insediamenti che non servono alla comunità ma sono solo investimenti immobiliari, stop allo sfregio del patrimonio culturale ed ambientale rappresentato dal castello del Catajo. E soprattutto stop alla grande fake news dei mille posti di lavoro creati, visto che quelli eventualmente realizzati per il megacentro sarebbero andati a scapito dei tanti, troppi negozi che avrebbero chiuso in un raggio di non meno di 40 chilometri».

«Nella sentenza del Consiglio di Stato bastano le poche righe finali per mettere la pietra tombale alla vicenda del megacentro di Due Carrare» dice Bertin -, Ascom le ricorda: «La Corte Costituzionale (sentenza n. 276/2020), in un caso assimilabile, ha chiarito che all’obiettivo di tutelare valori costituzionali primari “non può all'evidenza opporsi l'eventuale approvazione di un progetto di trasformazione edilizia, che, ove realizzata, metterebbe a repentaglio il pregio ambientale dell'area e si porrebbe quindi in contraddizione con l'avvenuto riconoscimento del suo
valore. L'aspettativa edificatoria dei privati non può dunque essere considerata un elemento idoneo a impedire il pieno esplicarsi della tutela del bene riconosciuto di valore ambientale”».

Qualità della vita

Anche in casa Confesercenti c'è grande soddisfazione. «Abbiamo vinto! Il Consiglio di Stato ha detto no al centro commerciale davanti al Castello del Catajo. Dopo anni di lotta condivisa arriva oggi la sentenza che respinge l'appello di Deda - si legge in una nota -. La battaglia di Confesercenti a Due Carrare come in tutto il Padovano ha sempre avuto un obiettivo preciso: salvaguardare i livelli di qualità della vita del nostro territorio - dice il presidente Nicola Rossi -. Che qualità di vita avremmo con strade intasate da auto che vogliono raggiungere il centro commerciale? Che qualità della vita avremmo in piccoli comuni senza servizi, senza negozi, senza bar, senza nessuna occasione per socializzare? Cosa faremmo la sera lungo le strade deserte e scarsamente illuminate con i negozi trasformati in garage o aree degradate. Questa è la battaglia che Confesercenti porta avanti e la vittoria di oggi è un risultato straordinario.

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Il Gazzettino