«Aiutate i bimbi africani», ma i vestiti usati venivano rivenduti

«Aiutate i bimbi africani», ma i vestiti usati venivano rivenduti
CASTELFRANCO VENETO - Sembravano il canale migliore per sbarazzarsi dei vestiti vecchi e nello stesso tempo donarli a chi non ne ha, e invece i venti cassonetti gialli presenti...

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CASTELFRANCO VENETO - Sembravano il canale migliore per sbarazzarsi dei vestiti vecchi e nello stesso tempo donarli a chi non ne ha, e invece i venti cassonetti gialli presenti sul suolo pubblico in città erano abusive. Fuori dai contenitori c'era un'immagine raffigurante dei bambini africani, ma i vestiti che venivano raccolti all'interno non andavano a loro. «Con ogni probabilità venivano commercializzati» spiega la comandante dei vigili urbani Laura Lorenzetto, dopo aver concluso un'indagine insieme all'Ufficio Ambiente del Comune e a Contarina. I controlli sono partiti automaticamente quando gli agenti della polizia municipale hanno notato l'improvviso prolificare di contenitori gialli in città nell'ultimo periodo. Ne compariva una ad ogni angolo, così i vigili hanno iniziato a verificare se era tutto in regola. E, oltre ad essere tutte prive di autorizzazione, è risultato che i cassonetti appartenevano a private associazioni, sconosciute dalla Caritas e dai veri operatori del volontariato. Le associazioni si sono così viste notificare una sanzione di 169 euro, oltre all'avviso sull'avvio del procedimento di rimozione d'ufficio. Ma i privati, non appena ricevuta la notifica, hanno fatto scomparire autonomamente i contenitori, portandoseli via.
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Il Gazzettino