Un quarto d'ora sul terrazzo prima di gettarsi nuda nel vuoto

Il corpo della donna
CASTELFRANCO - Dopo frasi deliranti, urlate stando nuda sul terrazzo dell'attico dove abita, si è lanciata nel vuoto, sfracellandosi sul marciapiede una quindicina di metri...

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CASTELFRANCO - Dopo frasi deliranti, urlate stando nuda sul terrazzo dell'attico dove abita, si è lanciata nel vuoto, sfracellandosi sul marciapiede una quindicina di metri sotto. La tragedia si è consumata ieri, poco dopo le 12, in via Montegrappa a Castelfranco. A farla finita una brasiliana 37enne di Porto Franco, sposata a Castelfranco con un noto imprenditore. La donna, che altre volte aveva cercato la morte e nell’ultima occasione ad aprile era stata salvata da un carabiniere, soffriva da tempo di depressione.


Era da poco rintoccato mezzogiorno quando i residenti di via Montegrappa hanno cominciato a udire le urla farneticanti della donna provenienti dall’attico. Alzata la testa hanno scorto una donna nuda che camminava sulla fioraia posta lungo la ringhiera a circa 15 metri di altezza.

«Continuava a camminare avanti e indietro sull’orlo del precipizio, ma anche a urlare parole senza senso», ha raccontato un testimone.

La scena da brividi è proseguita per 15 minuti. Proprio quando stavano arrivando vigili del fuoco e Polizia locale di Castelfranco, la donna, forse ha messo un piede nel vuoto o forse volontariamente, si è lasciata cadere. Un volo raccapricciante. Poi il silenzio di gelo davanti alla Parafarmacia di Borgo Bassano. I medici si sono precipitati sul corpo straziato della 37enne, ma si sono subito resi conto che non c’era nulla da fare.

Pochi minuti dopo sono arrivati il marito e il fratello della vittima, sgomenti. Intorno alle 13.44 il cadavere è stato ricomposto e trasportato all'obitorio dell'ospedale di Castelfranco. Toccherà al pm Barbara Sabbatini decidere, ma sembra improbabile, se disporre l’autopsia.

Un epilogo tragico quello di ieri: lo scorso primo aprile, colta da una crisi, la donna aveva minacciato di buttarsi dallo stesso terrazzo, ma un carabiniere, aiutato dai pompieri, era riuscito ad afferrarla appena in tempo.


Ieri però non c’è stato il tempo di intervenire. I vigili del fuoco non avrebbero nemmeno fatto a tempo a montare il materasso gonfiabile - che doveva essere portato da Treviso - come le persone che hanno assistito alla tragedia chiedevano a gran voce. Rispetto al precedente tentativo di suicidio, la tragedia si è consumata in pochi minuti, impedendo un disperato tentativo di salvataggio della donna prostrata da una situazione psicologica straziante che, già la sera prima, si era manifestata quando in strada aveva gridato frasi senza senso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino