Olindo morto per un colpo di calore, il racconto della moglie: «Stava uscendo per le consegne, poi si è accasciato davanti ai miei occhi»

Olindo morto per un colpo di calore, il racconto della moglie: «Stava uscendo per le consegne, poi si è accasciato davanti ai miei occhi»
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CASTELFRANCO - SANTA GIUSTINA IN COLLE - «Stavo uscendo per andare a fare delle consegne quando Olindo si è sentito male. Mi ha detto di aver sentito un colpo al cuore: era il defibrillatore che si era azionato. Gli ho detto di sedersi e dopo un paio di minuti si è ripreso. Quando si è alzato, però, è stramazzato a terra». Michelle Silvestri, la moglie 61enne di Olindo Zuanon, con le lacrime agli occhi racconta gli ultimi istanti di vita del marito. Erano assieme quando si è consumata la tragedia. È stata la prima a soccorrerlo, a chiamare i soccorsi, e ad avvertire i tre figli. Ha osservato i sanitari rianimare l'uomo all'interno del panificio, e poi in ospedale a Castelfranco ha atteso notizie positive, che però non sono arrivate. Con William, Luna e Jonathan ricorda con tenerezza e dignità quell'uomo che da oltre 40 anni le stava a fianco: «Amava il suo lavoro, è sempre stato quello che voleva fare - afferma Michelle - Dopo l'operazione dello scorso ottobre gli avevo chiesto se volesse smettere di alzarsi di notte per fare il pane. Credo non abbia mai nemmeno preso in considerazione la possibilità di mollare».

IL RICORDO

In via Monte Pelmo, al civico 1, le tende del panificio sono state tirate, e sulle due colonne vicino alla porta d'ingresso sono stati appesi due fogli: «Chiuso per lutto». Tutti i prodotti erano già pronti per essere venduti: «Abbiamo chiamato la Caritas, così almeno non vengono buttati via» sottolinea la figlia Luna. Un gesto per aiutare il prossimo e dare, simbolicamente, un saluto a Olindo, che tutti chiamavano "Olio". «In paese lo conoscevano tutti, e ancora di più a Fratte, dove abitiamo - continua la 31enne - Era un uomo onesto, sempre con la battuta pronta. Oltre al pane, la sua vera passione, amava anche il volo. Gli piacevano gli ultraleggeri, e in passato aveva gestito un campo volo a Camposampiero. Fare il pilota lo faceva sentire libero, anche se ormai era tanto tempo che volava più».

IL CORDOGLIO

Prima di aprire il negozio di Treville nel 2010, aveva lavorato assieme al fratello Daniele a Santa Giustina in Colle, dove c'è lo storico panificio Zuanon, inaugurato da loro padre da cui hanno imparato il mestiere. «Le sue ricette erano quelle classiche, faceva il pane come una volta - racconta la moglie Michelle - I suoi panettoni e le sue colombe erano i più buoni di tutti. E lui ne andava fiero, anche perché riceveva un sacco di complimenti. Cerco di consolarmi pensando che se n'è andato facendo quello che più amava».

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Il Gazzettino