CASTELFRANCO (TREVISO) - Castelfranco catapultata nel Far West, con bande di giovani pronte ad affrontarsi per marchiare il territorio. Sono dovuti intervenire i carabinieri...
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OGGETTI CONTUNDENTITra la folla gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto anche due oggetti contundenti che, con ogni probabilità, sarebbero stati utilizzati da qualche giovane nell'eventuale scontro. «Una situazione che grazie all'intervento dei carabinieri è stata fermata sul nascere afferma il sindaco Stefano Marcon I carabinieri hanno svolto un ottimo lavoro che speriamo possa porre definitivamente la parola fine a questa situazione». Già da ieri infatti in città sono stati intensificati i controlli da parte dei carabinieri che, prima di arrivare in stazione dei treni avevano eseguito un sopralluogo insieme alla polizia locale, anche l'area della stazione degli autobus, a lato del palazzetto dello sport dove, venerdì pomeriggio era scoppiata un'altra rissa tra giovani, tra i 17 e 19 anni tutti studenti delle scuole superiori della città ma non residenti a Castelfranco. Scontro questo che ha provocato a un ragazzo lesioni per una prognosi di 5 giorni per mano di un coetaneo (i familiari hanno sporto denuncia contro ignoti). I carabinieri stanno raccogliendo elementi utili per la sua identificazione, con l'aiuto anche di un video girato da alcuni presenti.
IL PRESIDIO«Abbiamo intensificato i controlli e procederemo ad effettuare passaggi più frequenti nelle zone di interesse quali il palazzetto dello sport, piazzetta Pogdora e le stazioni di treni e autobus ha sottolineato il comandante dei carabinieri, Enrico Zampolli Invitiamo i cittadini a segnalare sul nascere eventuali situazioni di disordine, anche solo se si tratta di schiamazzi».
LO SFOGOE intanto da registrare lo sfogo del preside del liceo Musicale Giorgione per un episodio accaduto proprio di venerdì. «Sono amareggiato per lo sgombero del quartetto d'archi Le corde del mondo da una piazza cittadina, non solo per il prestigio del gruppo musicale, ma anche per il messaggio che tutti i buskers, artisti di strada, trasmettono, ovvero l'unione attraverso la musica contro tutte le forme di divisione e di violenza. Sarebbe stato simbolicamente l'unico vero antidoto contro le gang che in contemporanea usavano la piazza per uno scontro di identità e localismi».
Lucia Russo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino