Per il Brennero arrivano nuovi stop dall'Austria, gli autotrasportatori in allarme: «Torni la libertà di circolazione o ristori adeguati»

Per il Brennero arrivano nuovi stop dall'Austria, gli autotrasportatori in allarme: «Torni la libertà di circolazione o ristori adeguati»
Di nuovo caldo il “fronte” del valico del Brennero dopo i nuovi stop al passaggio dei mezzi pesanti deciso unilateralmente dall’Austria. «Basta: o ci pensa...

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Di nuovo caldo il “fronte” del valico del Brennero dopo i nuovi stop al passaggio dei mezzi pesanti deciso unilateralmente dall’Austria. «Basta: o ci pensa l’Europa o ci muoveremo da soli», la reazione del presidente nazionale di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, dopo l’annuncio che Vienna ha diramato in questi giorni il nuovo dosaggio per il transito dei Tir. «Se la Commissione europea non interverrà, come richiesto dal ministro Salvini e dal suo omologo tedesco, per far rispettare uno dei principi costitutivi della Comunità europea (la libertà di circolazione), avvieremo iniziative adeguate per tutelare gli interessi economici del nostro Paese», aggiunge il presidente della Federazione degli Autotrasportatori Italiani, che fa riferimento all’azione congiunta messa in atto dai ministri di Roma e Berlino nel giugno scorso.

«Mi auguro che la Commissione europea trovi una soluzione che ripristini quello che è un diritto, o preveda ristorni economici proporzionati - prosegue Uggè -. Intanto si istituiscano da subito controlli adeguati sui mezzi che entrano nel territorio nazionale. L’ambiente è un tema al quale anche l’Italia tiene. Tuttavia, tra le limitazioni austriache, quelle al traforo del Bianco e della Svizzera, l’economia nazionale rischia il tracollo». Poi la battuta polemica: «È forse questo che si vuole? Senza far nulla rapidamente questo sarà il risultato. Il nostro Governo non può accettarlo», conclude il presidente Fai-Conftrasporto chiedendo un nuovo intervento di Matteo Salvini.

Nel giugno scorso infatti l’Italia, d’intesa con la Germania, ha chiesto formalmente l’intervento di Bruxelles contro i divieti unilaterali introdotti dall’Austria. Con l’asse italo-tedesco si sono schierate la Repubblica Ceca, la Lituania, la Romania, la Bulgaria e l’Olanda, ma la commissaria Adina Vălean non è intervenuta nei confronti dell’Austria e ha invitato i tre Paesi interessati ad essere più collaborativi. Conclusione: i blocchi al Brennero si allargano e la situazione dei trasporti potrebbe di nuovo tornare complicata dopo le code chilometriche dei mesi scorsi.

BORCHIA: SANZIONI

«L’Austria conferma i divieti di circolazione dei mezzi pesanti in Tirolo anche nel 2024? Non esiste. Sono assolutamente discriminatori per l’Italia e provocano un danno annuo di oltre 250 milioni di euro per la nostra economia - avverte l’eurodeputato veneto della Lega, Paolo Borchia, componente della commissione Trasporti in Pe -. Non solo, sono contrari al diritto comunitario e mettono in pericolo la libera circolazione delle merci nel mercato interno europeo. Lo abbiamo chiesto e lo ribadiamo: intervenga rapidamente la Commissione europea». Poi l’attacco: «La situazione attuale è frutto della posizione pilatesca della presidente von der Leyen: finora è stata incapace di difendere diritti e principi base dell’Unione come appunto la libertà di circolazione, il mercato unico e la concorrenza. Al contrario, Lega e il ministro Salvini da sempre si battono contro le limitazioni austriache che penalizzano gli autotrasportatori italiani e tedeschi, ma che permettono a quelli tirolesi di transitare liberamente godendo di un trattamento preferenziale. Ora basta: l’Austria deve togliere le restrizioni oppure va sanzionata».

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Il Gazzettino