Si è avvicinato ai giardinieri che stavano potando alcune piante, al confine tra la sua proprietà e quella del figlio, con cui i rapporti sono molto tesi, e li ha...
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L’episodio è avvenuto alle 15.30 circa proprio al confine tra le due proprietà, dell’anziano e del figlio. Improvvisamente l’uomo, molto arzillo e certamente determinato nel farsi rispettare, si è avvicinato ai giardinieri con l’arma e ha ordinato ai tre di sospendere quanto stavano facendo e di andarsene via. I giardinieri, sbigottiti e terrorizzati, non hanno potuto far altro che assecondarlo, timorosi di quanto avrebbe potuto succedere se si fossero in qualche modo opposti a quel così convincente invito. L’autore di quelle gravi minacce, peraltro proferite con l’ausilio di un’arma che risulterà poi essere del tutto scarica e inutilizzabile perchè molto datata, era proprio il proprietario dell’abitazione attigua a quella in cui stavano lavorando, di proprietà, come detto, del figlio dell’anziano. I tre giardinieri, tra lo stupito e il preoccupato, hanno sospeso il lavoro che stavano eseguendo e si sono subito rivolti ai carabinieri.
I militari della stazione di Dosson, una volta giunti sul posto, hanno chiesto chiarimenti all’anziano di quanto era avvenuto poco prima: oltre al fucile non funzionante i militari hanno trovato all’interno della sua abitazione anche altri tre fucili che l’uomo deteneva legalmente. Tutte le armi sono state attualmente sequestrate e per il pensionato è scattata una inevitabile denuncia alla Procura della Repubblica di Treviso per il reato di minaccia aggravata. Perchè tanta veemenza nei confronti dei giardinieri da parte dell’87enne? Nei loro confronti di certo non c’era nulla di personale, non conoscendoli affatto. Il motivo della sua arrabbiatura, secondo quanto è stato accertato dai carabinieri di Dosson, è da ricondurre ai pessimi rapporti tra l’anziano ed il figlio, proprietario dell’abitazione confinante alla sua. Era stato proprio il figlio a ordinare agli operai di svolgere il lavoro di potatura. Tanto è però bastato per mandare su tutte le furie l’87enne che non ha mai comunque espressamente puntato contro gli operai l’arma. Portare su una spalla il fucile, a mo’ di cacciatore, è stato però sufficientemente minaccioso per spaventarli e convincerli a chiedere aiuto ai carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino